Il secondo anno in MotoGP e l'ingaggio di Aleix Espargaro stanno portando alcune soddisfazioni ad Aprilia, ma anche tante ombre e delusioni dovute a problemi tecnici o sfortuna. Le buone prestazioni del pilota spagnolo sono spesso incappate in incidenti o rotture che ne hanno minato la classifica, è solo 14esimo con appena 43 punti, e per questo motivo Romano Albesiano, capo tecnico di Aprilia, non può dirsi totalmente soddisfatto della RS-GP: "Manca l'essere un po' più bravi alla domenica, come invece lo siamo spesso il venerdì e il sabato. E' una mezza battuta, ma c'è anche della verità, nel senso che dobbiamo fare un lavoro più finalizzato alla gara e meno all'essere veloci in tutti i turni di prove. Questo è un qualcosa che ci è un pochino mancato a livello di strategia. C'è mancata anche un po' di fortuna - prosegue Albesiano a Motorsport.com - alcune volte e poi abbiamo fatto degli errori tutti quanti che ci sono costati tante gare in cui avevamo il potenziale per stare nelle prime cinque o sei posizioni, ma non siamo riusciti a concretizzarlo. Il potenziale rimane alto, ma rimane un po' grezzo. Lo dobbiamo affinare e lo dobbiamo utilizzare in maniera più opportuna".

Ultimamente, però, più che per un errata strategia, i risultata non sono arrivati per problemi al motore: "Abbiamo avuto tre problemi di motore fino ad oggi. Due figli della necessità di esplorare regimi di rotazione sempre più alti per andare alla ricerca della competitività. Siamo in una fase di inseguimento e quindi abbiamo dovuto rischiare qualcosa. Questo ci aveva creato un problema che ci ha fermato due volte, ma ora abbiamo capito di cosa si tratta. L'ultimo stop di Silverstone è stato legato ad un sensore che si è rotto ed ha fermato il motore. Questa la chiamerei più sfortuna che altro". Recentemente Aleix Espargaro, il pilota di punta del team di Noale, ha espresso il desiderio di voler fare uno step in avanti, di avvicinarsi a Ducati, Yamaha e Honda ed Albesiano non può che essere d'accordo con lo spagnolo: "Il fatto che ci siamo avvicinati ad Honda, Yamaha e Ducati è estremamente positivo se consideriamo la gioventù del progetto. Abbiamo capito che possiamo essere molto competitivi, perché siamo già arrivati ad un livello tale per cui possiamo sognare delle cose molto belle. Giustamente dobbiamo affrontare la prossima stagione con delle ambizioni più alte di quelle con cui abbiamo iniziato questa. Sicuramente pianificare anche mezzi superiori ed è quello che faremo nel momento in cui ci si rende conto che si può fare veramente bene"

Continuano a parlare dell'anno prossimo, Aprilia cambierà il secondo pilota lasciando Lowes, poco utile questa stagione, e prendendo Scott Redding, un pilota ormai esperto e pronto ad affiancare Espargaro nello sviluppo della RS-GP: "Purtroppo quest'anno non siamo riusciti ad ottenere risultati con entrambi i piloti, ma nel 2018 ci aspettiamo di avere un team molto più bilanciato, equilibrato e con un maggiore potenziale. Quando prendi un pilota nuovo è molto importante se è in grado di portarti un feedback sulle moto concorrenti, soprattutto se li porta da moto competitive. E' sicuramente un valore aggiunto al fatto di cambiare un pilota, così come lo fu l'anno scorso l'arrivo di Aleix, che ci aiutò a capire meglio anche le caratteristiche di una moto diversa dalla nostra".

Dove migliorare il prossimo anno? La risposta è facile: "Dobbiamo migliorare l'erogazione ai regimi molto bassi, perché la RS-GP è ancora un filino poco reattiva. In alto invece la moto va moto forte, ce lo dicono sia i piloti che i dati della telemetria. Esiste poi una fase a centro curva, quella in cui il pilota è senza freno e senza gas, nella quale la moto dovrebbe avere un po' più di 'turning'. C'è anche qualche episodio di chattering, ma niente di gravissimo".