Il Gran Premio di San Marino, oltre che per i duelli in pista e le condizioni al limite in cui si è corso, verrà ricordato per un gesto, quello di Johann Zarco. Il francese, che stava lottando per un piazzamento nei primi 10, all'ultimo giro è rimasto senza benzina nella sua Yamaha M1. A quel punto, quando mancava solo l'ultima curva, avrebbe potuto lasciar lì la sua moto, come molti, e rientrare ai box, invece il francese ha voluto regalare ai tifosi di Misano uno spettacolo che molti avranno apprezzato, poichè Zarco si è messo a spingere la sua M1 del Team Tech3 fino al traguardo, che ha tagliato al 15° posto, carpendo un misero punto iridato, ma ricevendo gli applausi e gli incitamenti di tutto il Misano World Circuit.
Un gesto romantico, di quelli rari, che ha ricordato molto da vicino il gesto di Nigel Mansell a Dallas nel 1984, quando spinse al traguardo la sua Lotus, rimasta ferma a causa del cambio rotto. In quel caso, a causa dello sforzo e del caldo, il Leone inglese svenne anche, ma si riprese poco dopo. Un gesto simile a quello di Alain Prost nel 1986, ad Hockenheim, quando il francese rimase senza benzina nelle ultime curve e spinse la sua McLaren sul rettilineo finale, proprio come Zarco.
Un gesto come non se ne vedono tanti, ma che possiamo ammirare quando Rossi parla con la sua M1 o nel nome che Sebastian Vettel dà alle sue monoposto, oppure nella dolcezza con cui Daniel Ricciardo coccola la sua Red Bull. Momenti di puro amore verso il mezzo meccanico. Un po' in contrapposizione con quello che fece Jorge Lorenzo ad inizio stagione, quando in Argentina lasciò cadere a terra la sua Desmo, coinvolta in un incidente. Il maiorchino, in quell'occasione, era evidentemente rammaricato per la situazione, ma anche in quel gesto si potrebbe notare un certo amore verso la Desmo, che proprio in quel momento lo ha tradito, tant'è che in un video si sente lo spagnolo gridarle "Porque?" come se parlasse ad una persona a tutti gli effetti.
Tornando a Zarco, il francese ha ringraziato il pubblico di Misano, che lo ha incitato tantissimo quando hanno capito che ormai era allo stremo delle forze. Anche questo lo ha aiutato a farcela e a vedere ripagata la sua caparbietà con un 15° posto, che gli è valso un punto. Uno sforzo arrivato al termine di una gara resa durissima dal punto di vista mentale, dalla pista bagnata e dall'asfalto scivolosissimo, con il rischio di pagare a carissimo prezzo ogni piccolo errore: "Ho avuto il problema con il carburante prima della curva 11, quindi ho cercato di rimanere in sesta marcia per cercare di consumarne il meno possibile. Questo ha funzionato fino alla curva 14, ma è peggiorato nelle ultime due. Dopo l'ultima curva quindi sono scendere e correre per spingere la moto. E la strada da fare era lunga: sapevo che ci sono due linee diverse per la partenza e l'arrivo e quella dell'arrivo era davvero lontana. E' stato davvero fondamentale avere il sostegno del pubblico. Dobbiamo anche ricordarci che la MotoGP è uno spettacolo e io gliene ho regalato uno che non dimenticheranno".
Una volta tagliato il traguardo, Zarco ha quasi abbracciato la sua moto, prima di lasciarla agli steward, sfinito per lo sforzo.