Valentino Rossi ha lasciato questa mattina l'ospedale Torrette di Ancona dove, nella notte tra giovedì e venerdì, è stato operato alla gamba destra per ridurre al frattura di tibia e perone procuratosi mentre si allenava con la moto da enduro. Il chirurgo che lo ha operato ieri aveva dichiarato di poterlo dimettere domenica o lunedì, ma il Dottore ha bruciato le tappe e già oggi è diretto verso casa, pronto ad iniziare la riabilitazione.
Il pilota della Yamaha inizierà quindi oggi il processo verso il pieno recupero e già in mattinata è riuscito a muovere i primi passi con l'aiuto delle stampelle, anche se ha lasciato l'ospedale in sedia a rotelle. Come detto ieri nel bollettino medico diffuso dal dottor Pascarella, i tempi di recupero si aggirano attorno ai 30-40 giorni e il nove volte campione del mondo dovrebbe poter tornare a correre a Motegi, il prossimo 15 Ottobre. Rossi, però, non è disposto a dire addio al sogno del decimo titolo iridato e vorrebbe quindi tornare a correre già dal prossimo 22 Settembre, quando inizierà il weekend di corse ad Aragon.
E' evidente la volontà di Rossi di voler lottare fino all'ultimo per il Mondiale e saltando solo la gara di Misano il titolo resterebbe alla portata, anche se ovviamente sarebbe quasi un miracolo vincerlo. Un miracolo sarebbe anche quello di tornare a correre in Spagna, dimezzando i tempi di recupero annunciati ieri dal dottor Pascarella che, però, in mattinata ha dichiarato quanto segue: "I tempi di guarigione sono uguali per tutti, anche per i fenomeno. Noi abbiamo consigliato 30-40 giorni di riposo, ora deve riprendere piano piano la sua vita. Non ho la sfera di cristallo per sapere se ce la farà a rientrare così presto. Dipende da lui, se se la sente. Quando vai in moto però non basta schiacciare l'acceleratore, le gambe servono".