Dopo ieri pomeriggio si può tranquillamente dire che Andrea Dovizioso è sbocciato. Il guscio protettivo dentro cui il pilota forlivese era rimasto in questi anni di MotoGP si è finalmente rotto ed ora il Dovi è pronto a lottare con il coltello tra i denti, sfruttando anche la capacità che fino allo scorso anno tutti gli imputavano come difetto: quella di ragionare e di capire se poter rischiare o meno. 

La gara al Red Bull Ring ha mostrato i due lati di Dovizioso: il gran staccatore, capace di resistere ad una strenua lotta corpo a corpo con il migliore della categoria, e il freddo ragioniere, abile a capire di non poter esagerare all'ultima curva ("Ci ha provato anche all’ultima curva, dove non c’è lo spazio e non è una vera e propria frenata. Ho sentito il rumore del suo motore, sono stato lucido e questo ha fatto la differenza. Ho frenato un’altra volta forte, ma questa volta ho lasciato spazio: se non l’avessi fatto, mi avrebbe portato fuori e avrebbe vinto", dichiara a fine gara). Fin ora il primo lato del pilota forlivese era rimasto un po' nascosto, là nella penombra delle lotte al podio figlie di una moto non al top, ma anche di un rider non ancora pronto e meno sicuro dei propri mezzi. La svolta è arrivata lo scorso anno grazie ad una motocicletta capace di lottare per la vittoria, sfumata un paio di volte e poi arrivata in Malesia, e anche grazie ad un nuovo rapporto nella sfera privata che ha ridato al Dovi tranquillità e fiducia in sé stesso. Tutto questo è sbocciato quest'anno, al Mugello, dove il numero 4 in sella alla sua Desmosedici ha regolato tutti gli avversari, tornando a vincere  sull'asciutto dopo otto lunghi anni. 

La vittoria in Catalogna ha regalato il secondo indizio sulla sbocciatura di Dovizioso, ma la vittoria di ieri è la prova definitiva. Qualche anno fa il forlivese si sarebbe messo dietro a Marquez, tentando magari qualche attacco ma accontentandosi poi della seconda piazza, ieri invece ha lottato con il coltello fra i denti, dimostrando allo spagnolo che non c'erano possibilità di vittoria. Il duello a sette giri dalla fine è sicuramente il più bello di tutto l'anno e vederne uscire vincitore Dovizioso è stato un risultato forse inatteso, ma certamente gratificante per chi in lui non ha mai smesso di crederci. La vittoria dell'alfiere Ducati regala nuovi equilibri al campionato, che ormai sembrava avviarsi verso il quinto successo del fenomeno di Cervera. Il numero 4 c'è, è finalmente pronto a lottare fino all'ultimo sangue e farà sudare l'iride a tutti i rivali, sperando ovviamente di poterlo festeggiare lui stesso a Valencia. Le carte per farlo ci sono, ora è questione di manico.