Il Gran Premio d'Austria ha regalato spettacolo come non si vedeva da tempo, anche se stiamo vivendo una delle stagioni più belle di sempre. Merito di Marc Marquez e, soprattutto, di un caparbio, cattivo e preciso, Andrea Dovizioso. DesmoDovi centra il terzo successo in stagione, in 5° in MotoGp, che lo rilancia a -16 da Marquez in classifica, che oggi non ha mollato un millimetro. Carena vs carena fino all'ultimo metro tra i due, con Dovi che solo all'entrata del rettilineo del traguardo è stato sicuro della vittoria. 

Giunto nel paddock, ai microfoni il Dovi ha raccontato la sua gara: "Sono davvero contento per il team, sono contento per come abbiamo lavorato, poiché questo weekend è stato difficile anche perché era difficile capire le gomme. La mia moto è stata fantastica, ha funzionato benissimo, la Ducati è stata fantastica con la nuova carena. La battaglia è stata molto bella, siamo riusciti a gestire e a controllare la gara io e Marc, anche per quel che riguarda le gomme. La cosa peggiore che può capitarti è avere Marc dietro all'ultima curva. Lui ha aperto il gas prima di me, sapevo che ci avrebbe provato, ma non ho frenato, gli ho dato la possibilità di superarmi, ma sono riuscito a fermare la moto e in uscita ero molto veloce. Sono molto contento, terza vittoria della stagione ed è stata una vittoria molto difficile. Me la sono presa questa gara, provandoci in tutti i modi. Ho cercato di reagire a tutte le situazioni e fare quello che volevo in ogni momento, e bene o male ce l’ho fatta. Contro Marc è stata davvero dura fino alla fine. Ma ero calmo, sapevo i miei lati positivi e negativi e li ho sfruttati al meglio".

Nonostante sia in lotta per l'iride, Dovizioso appare calmo e tranquillo, anche in pista. Su questo punto, il centauro della Ducati commenta: "È una cosa positiva questa, significa che sono concentrato sul campionato“.

A far la differenza, come sottolinea Dovizioso, son state le gomme, scelte giusto prima dello start: “Siamo partiti bene sin dal primo giorno. Ieri non eravamo veloci ma siamo stati calmi e la differenza l’abbiamo fatta analizzando le gomme, siamo stati gli unici a capire che dovevamo usare la media in qualifica e quasi gli unici con la morbida in gara. Bisogna un po’ cambiare il modo di chiamare le gomme, non funziona così con le Michelin, ci sono diverse mescole nella gomma, centrale, laterale, massimo angolo, bisogna interpretarle e capire che mescola è in base e bisogna cercare di capire con quale temperatura può funzionare. Ieri la morbida non funzionava, oggi con questa temperatura doveva andare, sulla carta era così e ha funzionato. Non ci siamo allarmati ieri con la non prestazione di passo, grazie al team e agli ingegneri a casa per la carena che è andata bene“.