C'è una certa soddisfazione in casa Ducati per la nuova carena provata a Brno e portata in pista, durante il week-end del Gran Premio della Repubblica Ceca. Un colpo di genio di Gigi Dall'Igna, che, insieme ai suoi ingegneri, ha sviluppato una carena che diventa un deviatore di flusso, da regolare in base alle esigenze di pilota e circuito. Un progetto che esalta le competenze dell'ingegnere italiano e che soddisfa a pieno i due centauri di Borgo Panigale.

A portarla in pista per primo è stato Jorge Lorenzo, rimasto sorpreso dall'evoluzione, positiva, che il nuovo componente ha portato alla Ducati. Il maiorchino si è espresso a più riprese sulla nuova carena e, di volta in volta, il suo parere è sempre stato positivo.

Se Lorenzo era stato il primo a testarla, seguito da Petrucci al sabato, Dovizioso ha aspettato i test per montare il nuovo aggiornamento. DesmoDovi ha elogiato il team e anche la nuova carena, che potrebbe portare molti vantaggi a suo parere: "I ragazzi di Ducati Corse hanno fatto davvero un bel lavoro, perché non era facile ricreare l’effetto delle ali con il nuovo regolamento, però come sempre ci sono dei pro e dei contro a livello di guida e di feeling. Secondo me sarà utile soprattutto su alcune piste e credo che proprio in Austria potrebbe dare dei buoni vantaggi".

Fonte: Andrea Dovizioso
Sin dal venerdì, però, si è scatenata la polemica con Albesiano e Rossi in testa, seguiti dagli ingegneri giapponesi, rimasti sorpresi dalla mossa dei tecnici di Borgo Panigale. Il racing manager dell'Aprilia è un esperto del settore, poiché laureato in ingegneria aerospaziale, per questo Albesiano spiega: "Quando è stata varata la norma, lo spirito era tornare alle moto tradizionali. Poi in altri modi avremmo dovuto tentare di recuperare la downforce persa con la dipartita delle ali. Invece alla fine sono state fatte rientrare dalla finestra quello che era stato buttato via da un'altra parte. Non è una critica a chi lo ha fatto ultimamente, perché tutti quanti lo abbiamo fatto. Chi in maniera discreta e limitata e chi lo ha fatto in maniera estrema. Il problema è il concetto di base. Non ce l'ho assolutamente con la Ducati. Ma con l'interpretazione del regolamento. A questo punto potevamo tenere le ali. Abbiamo fatto una carena interpretando in maniera tecnica il regolamento e abbiamo recuperato gran parte del carico aerodinamico che ci garantivano le ali. Non ci manca questa opzione, solo che a un pilota piace, all'altro meno".

Un attacco non alla Ducati, ma al regolamento, pieno di zone grigie che lasciano spazio alla fantasia di tecnici e ingegneri. Proprio queste parti del regolamento sono anche nel mirino di Valentino Rossi, il quale, dopo le prove libere aveva attaccato: "E' stato fatto un regolamento per togliere appendici e ali, che può essere giusto o non giusto. Ma mi pare che con questo regolamento si sia risolto poco, perché tutti sono tornati a fare le carene con le ali. Non saprei. L'abbiamo anche noi e in qualche pista può andare bene. Ma pare che agli ingegneri piaccia molto lavorare su cose del genere".

A questi attacchi, ha risposto prontamente Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse, il quale ha spiegato come la nuova carena rispetti in pieno il regolamento 2017: "Rispettiamo l'opinione di tutti. Le alette sono state vietate perché ritenute potenzialmente pericolose, Sporgevano dalla carenatura ed erano ritenute pericolose qualora avessero colpito un pilota in seguito a un contatto. Cosa che, per altro, in due anni di alette montate su tutte le moto non è mai accaduto. Detto ciò, pensiamo di aver interpretato il regolamento e di essere perfettamente in linea con questo, tanto che la nostra carena è stata omologata dopo essere stata sottoposta agli organi competenti per l'approvazione".

Per ora, la gara di Brno, non ha messo in mostra il vero potenziale della nuova carena Ducati, ma aspettiamoci ulteriori polemiche, se questa dovesse funzionare.