Anche Brno è andata in archivio e Jorge Lorenzo, ancora una volta, è stato protagonista di una gara-no. Il maiorchino sperava di ben figurare sul circuito della Moravia, da sempre tra i suoi preferiti, ma si è dovuto accontentare di un deludente 15° posto. Dopo un inizio di week-end positivo, lo start non era stato affatto male, tant'è che il ducatista era in testa alla gara dopo appena un giro e sembrava volare. Dopo 3 giri, però, con la pista che si andava ad asciugare, Lorenzo si è visto tornare sotto Valentino Rossi, che lo ha attaccato e superato al 4° giro.
In quel momento, conscio di una pista che andava mutando, Lorenzo ha deciso di imboccare la corsia box, ma al suo arrivo i meccanici della Ducati stavano ancora montando le gomme sulla sua Desmo e così Lorenzo ha perso 15". Dopo questo inconveniente, è rientrato in gruppo, ma si è trovato con una moto poco bilanciata, che lo ha costretto a lottare, più che con i rivali in pista, con la sua stessa Desmo. Alla fine, in queste condizioni, il maiorchino ha chiuso solo al 15°posto, causa una scelta d'assetto sbagliata.
Lorenzo, però, non attacca Ducati, ma questa, a suo parere, folle idea del flag-to-flag, da molti ritenuta pericolosa: "Questa non è la F.1 e non abbiamo la loro cultura riguardo il cambio gomme. Loro sono molto più bravi e pronti. Questa nelle moto è una situazione strana. Inoltre nella pit lane del Motomondiale è tutto più confuso. Guardate cos'è successo a Iannone. C'è confusione, tanti meccanici, tante persone. Fortuna che non è accaduto nulla. Alla fine comanda Dorna e noi siamo i piloti, siamo quelli che devono correre anche se poi possiamo parlare alla Safety Commission. Io ho proposto certe cose nel flag-to-flag. Altri invece preferiscono mantenere le cose così per lo spettacolo. Alla fine la Dorna predilige lo spettacolo ma questo porta anche ad avere tanti rischi".
Tornando sulla gara, poi, il maiorchino, commenta così la scelta di rientrare subito ai box: "Quando Valentino mi ha passato ero nel T4 e ho deciso di tornare ai box per cambiare le gomme. La pista era già molto asciutta ma la moto none ra pronta. Stavano ancora mettendo le gomme, stavano cambiando l'assetto. Abbiamo perso circa 15 secondi. Quello mi è costato molto, poi ho faticato a riprendere il ritmo gara su asciutto anche perché l'assetto non era quello di ieri, era troppo morbido. Non abbiamo fatto in tempo a modificarlo e ho fatto fatica. Mi hanno chiamato al box perché vedevano Marquez andare così forte, allora hanno preferito rischiare di perdere 30 secondi, pensando fossero sufficienti per fare tutto e non perdere un giro, ma non è astato così. Senza messaggio dai box avrei fatto almeno un altro giro".