Il secondo turno di libere del Gran Premio della Repubblica Ceca ha messo in mostra le Ducati, con Dovizioso e Petrucci al top. Ad attirare le attenzioni di tutti, però, non sono stati i due centauri italiani, bensì Jorge Lorenzo, che ha portato in pista una carena tutta nuova, dagli spaccati profili aerodinamici. Una scelta innovativa e coraggiosa da parte di Ducati, che ha attirato attenzioni indiscrete e indesiderate, anche perché, per molti, l'aggiornamento portato dal team di Borgo Panigale violerebbe il regolamento.

Lorenzo, che ha portato in pista la GP17, ha commentato: "Avevo tutti gli occhi addosso così come era successo a Valencia quando ho debuttato in sella alla Ducati! Giù il cappello davanti al lavoro della squadra perché si sta impegnando tantissimo per migliorare la moto e rendermi la vita più facile, perché per ora è stata dura. La prova di oggi l'abbiamo fatta velocemente, avevamo poco tempo, ma è stata positiva perché abbiamo migliorato in certi punti della pista".

Ha però specificato come anche la nuova carena presenti delle pecche, che sono comunque minime, specialmente se paragonate ai vantaggi che comporta l'ultimo aggiornamento: "Certo, ci sono anche punti negativi. Non abbiamo tanti dati, in rettilineo perdiamo qualcosa in termini di velocità di punta. La confidenza con l'anteriore però è migliore e mi farà andare più forte. Dobbiamo però capire altre cose e fare modifiche sull'assetto della moto, perché con questa nuova configurazione dovremo cambiare qualcosa. Purtroppo abbiamo poco tempo per provarla. Le Honda hanno fatto dei test qui e loro sono veloci. La pioggia oggi non ci ha aiutato. Speriamo domani sia asciutta la pista. Così domani potremo provarla di nuovo. Però posso dire che la nuova carena va meglio rispetto a quella vecchia, quella tradizionale. Non ho sentito grossi cambiamenti nei cambi di direzione. Sentivo che stavo andando forte, ma non ho voluto rischiare di andare per terra. Ma sentivo di poter andare molto forte con questa moto".

Lorenzo, alla fine, si è dimostrato magnanimo, poiché ha ammesso di non pensare più alla gloria personale, ma a far il bene del team, per cui conta di migliorare in vista della volata finale, così da poter aiutare Dovizioso, in lotta per il titolo: "E' troppo presto per pensare di aiutare Andrea nel Mondiale, mancano ancora troppe gare al termine della stagione. Però sarebbe davvero molto bello se la Ducati riuscisse a vincerlo. Se non posso vincerlo io, allora mi piacerebbe che il titolo lo vincesse Andrea. Se devo aiutarlo farò il massimo per fare in modo che questo possa accadere. Avrei fatto la stessa cosa anche prima di arrivare qui"