Jonathan Rea risponde colpo su colpo a Chaz Davies e trionfa in Gara2 di Laguna Seca. Sul circuito californiano Jonny è perfetto sin dalla partenza, dove da 8° balza prima al 4° posto e poi al 2°, prima di attaccare Tom Sykes, in testa dopo il primo giro. Si difende come può Chaz Davies, che paga una partenza non ottima, che lo costringe a rincorrere per tutta la gara. Melandri, nuovamente, non sfrutta la pole e chiude, deludendo, solo al 4° posto. 

5° un altro centauro Ducati, Xavi Fores, che, con una gara accorta e allo stesso tempo aggressiva, porta a casa un'altra Top5. Si rivedono anche le Aprilia, con 3 piloti nei primi 8, tra cui Laverty che guida il gruppo, seguito da Mercado e Savadori

In ombra ancora Yamaha e Honda, che terminano al 9°, 10° e 11° posto con Lowes, Van der Mark e Bradl, mentre Gagne è 15°. Out Jordi Torres, autore di un'altra gara al top, così come Camier, nei primi 10 al momento del ritiro.


LA GARA- Allo spegnimento dei semafori Marco Melandri parte bene, ma ancora meglio scatta Tom Sykes, che, dal 7° posto in griglia, si porta alle spalle del centauro Ducati. Bene anche Rea, che salta al 4° posto, mentre lotta a centro gruppo Davies. 

Melandri non riesce a capitalizzare la buona partenza, poiché sbaglia e si fa infilare da Sykes, Fores e Rea, a cui si accodano anche Torres e Davies. Rea infila anche Fores, che subito si trova addosso Davies, bravo a liberarsi di Torres. Rea è un fulmine e così, dopo pochi metri, si porta alle spalle di Sykes, pronto ad attaccarlo. Al terzo giro arriva l'affondo, Rea va dentro e Sykes non può fare nulla, così come non può fare nulla Davies per superare Xavi Fores, che si difende alla grande. Lo spagnolo, però, deve arrendersi al collega britannico qualche giro dopo, quando ne mancano 19 alla bandiera a scacchi: Chaz stacca forte all'ultima curva e fa volare la sua Panigale sul dritto, prima di provare l'imbucata in curva 1.

Il giro successivo vede il ritiro di Leon Camier, per problemi tecnici, e di Jordi Torres, fino a quel momento autore di una buona gara, ma tradito dalla sua moto e finito nella ghiaia. Sale, così, al 5° posto Melandri, seguito dai tre alfieri Aprilia, mentre è lotta per il 9° posto tra Lowes, Bradl e Van der Mark.

Rea, dopo aver ragionato in Gara1, è un martello nella seconda manche e fila via, aumentando gradualmente il ritmo e il vantaggio su Tom Sykes, che, così come Davies, non riesce a tenere il passo del campione del mondo. Al 13° giro, uno spento Marco Melandri si fa sotto ad un buonissimo Xavier Fores, che prova a tenere la sua 4a posizione, ma, come con Davies, deve arrendersi alla Panigale ufficiale, più performante rispetto alla sua. 

La gara continua su questi binari e, quando al termine della corsa mancano 10 giri, Jonathan Rea continua a condurre indisturbato, seguito a distanza da Tom Sykes e Chaz Davies, che paga oltre 5", ma non molla e prova a chiudere almeno su Sykes, che inizia a soffrire il degrado delle gomme. 

Dietro ai soliti 3, Melandri continua la sua gara spenta, seguito da Fores e dalle Aprilia, con Laverty che precede Mercado e Savadori. Si intensifica anche la lotta per il 9° posto con VdM che si avvicina a Lowes, mentre Bradl inizia a faticare e tira un po i remi in barca. 

Quando mancano 6 giri alla fine, Rea stampa per il secondo giro consecutivo il tempo di 1'24"100, con Sykes che lo migliora e Davies che, anch'egli per più volte di seguito, abbatte il muro dell'1.24, con un tempo che lo porta a 1"5 da Sykes. 

A 4 giri dall'epilogo, va giù Badovini, mentre davanti a lui Jezek supera Smrz, in un duello utile solo per le statistiche. Davies, intanto, si porta ad 1"3 da Sykes e si prepara per il finale a suon di giri veloci. Così, a tre dalla fine, mentre Rea gestisce e si gode il pubblico americano, Sykes spinge tentando di difendersi da Davies, che però si porta a 9 decimi, prima di iniziare a patire a causa delle gomme, che lo costringono a desistere. 

Al penultimo giro Krummenacher riesce a superare Gagne per il 14° posto, mentre davanti si tirano i remi in barca. Così, sotto la bandiera a scacchi, vince Jonathan Rea, che sfata anche un piccolo tabù tutto americano (in 29 edizioni nessuno aveva vinto partendo dalla terza fila). Segue Tom Sykes, al secondo posto, che anticipa Chaz Davies, che, dopo la splendida gara1, paga la pessima partenza in Gara2. 

Melandri, autore di una gara anonima, chiude al 4°posto, davanti a Xavi Fores e alle Aprilia di Laverty, Mercado e Savadori. 9° chiude Lowes, che in volata riesce a tenere dietro il compagno Van der Mark, mentre Bradl è solo 11°. 

Seguono Ramos, De Angelis e Krummenacher su Kawasaki, mentre Gagne è 15°, seguito da Smrz e Jezek.