Il mondiale Superbike vive su un doppio duello. Quello sulla sponda tutta british, tra Davies e Rea e quello tra Ducati e Kawasaki. Da un lato la passione, la caparbietà e la voglia di vittoria tipicamente italiane, contro la metodologia, il calcolo e la precisione nipponica. Davies, ormai, è diventato un britannico dal sangue latino, che punta sempre a far emozionare gli spettatori, a suon di duelli, sorpassi e numeri da brivido, mentre dall'altro lato troviamo Jonathan Rea, spettacolare a tratti, ma troppo spesso ragioniere e calcolatore. 

Sul Mazda Raceway di Laguna Seca, in Gara1 è andato in scena l'ennesimo spettacolo del lungo duello tra i due. Alla fine l'ha spuntata Chaz, che, dopo aver tenuto a bada Jonathan Rea per tutta la gara, è riuscito a domarlo negli ultimi due giri. Un Davies eroico, che fino a qualche giorno fa non sapeva nemmeno se fosse stato dei giochi e che, invece, ha dominato le prove, si è difeso in qualifica e ha attaccato in gara, dove ha subito infilato Rea e poi ha superato, perentoriamente Tom Sykes, partito dalla pole. 

Rea, invece, ha provato a insidiare il connazionale della Ducati, ma non è riuscito mai ad avvicinarsi in zona di pericolo, nonostante una maggiore agilità della Kawasaki nel tratto finale, che spesso veniva oscurata da una guida al limite di Davies, che, senza esagerare e prendere rischi, riusciva a guadagnare il giusto gap sul rivale. 

Terzo Tom Sykes, che dopo essere stato della bagarre per metà gara, si è dovuto piegare alla superiorità dei due rivali e anche al decadimento della gomma, che lo ha lasciato senza grip al posteriore. Un problema che, però, non lascia tante scusanti a Tom, che comunque non è sembrato in grado di tenere il passo dei rivali. 

Male Melandri, che chiude soltanto 4°. Il ravennate arrivava con una forte spinta negli States, ma tra la scarsa resa delle gomme e qualche problemino di troppo, non è riuscito ad agganciarsi ai primi tre e alla fine ha pagato 17" al compagno Davies. 

Distacchi abbondanti alle spalle dei primi, con Fores che riesce ad anticipare tutti, anche grazie al ritiro di Eugene Laverty, a lungo in lotta con Melandri e caduto intorno alla metà del Gp. Segue, al 6° posto, un buonissimo Leon Camier, che riporta in alto la Mv, dopo un inizio stagione difficile. Ancora bene Jordi Torres che porta ancora la Bmw a punti, chiudendo davanti a Michael Van der Mark, che salva la Yamaha, rimasta senza Lowes, caduto. 

Anche l'Aprilia si salva con Leandro Mercado e Lorenzo Savadori, che chiudono la Top10. A punti anche Bradl, 11° e il compagno Gagne 15°, presente a Laguna Seca per sostituire il compianto Nicky Hayden, a cui sono andate le dediche di tutti, a partire proprio dal vincitore Davies. 

 

Ora l'appuntamento è con Gara2, dove assisteremo ad un nuovo duello tutto british.