Il Sachsenring è il giro di boa del Motomondiale, ma in Moto2 potrebbe essere anche la sliding door per il titolo iridato. In Germania vince ancora una volta Morbidelli, la sesta in stagione, ma i suoi diretti rivali escono entrambi di scena dopo pochi giri. La classifica del Mondiale ora lo vede con un rassicurante vantaggio di trentasette punti su Luthi e cinquantanove sul secondo inseguitore che diventa Oliveira. Marquez scivola al quarto posto del Mondiale con sessanta lunghezze di distacco.
La partenza dalla griglia tedesca mostra un Luthi in forma eccezionale che dalla terza fila recupera sino al quarto posto, mentre Marquez gira davanti a Morbidelli. Lo spagnolo tiene la testa della corsa formando subito un quartetto con il compagno di squadra, lo svizzero e Cortese che prende un vantaggio di mezzo secondo già alla fine del primo giro. Il primo a cedere, ovviamente, è il padrone di casa, Sandro Cortese, mentre Luthi passa entrambi i due piloti del team Marc Vds provando a sua volta la fuga. Marquez prova a tenergli testa, ma Morbidelli non ci sta a vedere scappare il suo principale rivale per il Mondiale e passa il suo compagno, mettendosi in prima persona all'inseguimento dell'esperto svizzero. Sul ritmo dell'italiano il primo a scivolare via dalla corsa è proprio lo spagnolo che alla curva tre perde il posteriore che lo fa volare sull'asfalto, creando quindi una coppia al comando della gara.
In poche curve Morbidelli si riporta su Luthi e altrettanto velocemente lo scavalca. A diciassette giri dalla fine, però, avviene l'imponderabile: alla dodici Luthi entra un pelo largo, fuori traiettoria, e l'anteriore lo punisce facendolo scivolare a terra. Con lo svizzero fuori dai giochi Morbidelli può controllare la gara ed il Mondiale, ma dalle retrovie sbuca un arrembante Oliveira che in una manciata di tornate recupera quasi due secondi all'italiano. Si instaura così una sorta di collaborazione tra i due volta a non far rientrare il terzetto italiano alle loro spalle composto da Bagnaia, Corsi e Pasini. Collaborazione che si spezza al penultimo giro quando Oliveira decide di attaccare il Morbido alla dodici, ma il numero 21 non ci sta e si rimette subito davanti alla prima curva. Sembra un errore, ma la staccata alla penultima curva dell'ultimo giro metti tutti d'accordo. Morbidelli vince davanti ad Oliveira, mentre dietro la spunta Bagnaia che precede Corsi e Pasini per l'ultimo gradino del podio.