In una Gara2 privata di Chaz Davies, c'è gioia, la 20esima in carriera, per Marco Melandri. Il pilota Ducati, compagno di team di Davies, si è reso protagonista di una gara accorta, corsa con tanta cattiveria e intelligenza tattica, che gli permette di superare la delusione per l'errore di Gara1, così come la rabbia per un inizio di stagione complicato.
Alle sue spalle chiude Jonathan Rea, protagonista di gran finale, durante il quale respinge più volte gli attacchi del compagno e rivale Tom Sykes. Non una grande gara per le giapponesi, Sykes perde l'occasione di recuperare altri punti ai rivali (lo stesso Rea e lo sfortunato Davies), mentre Rea paga le troppo vibrazioni causate dalla gomma posteriore.
Gara sfortunata per molti protagonisti, come Jordi Torres, Javier Fores ed Alex Lowes, che scivola a 10 giri dalla fine. Lo spagnolo della BMW incanta Misano con una prova da favola, aiutato dal motore motore BMW, più potente di tutti sui rettilinei del circuito romagnolo, ma si ferma a causa della gomma posteriore che lo tradisce. Fores, invece, si ferma per colpa dello scarico dopo appena 6 giri.
Non eccelsa, comunque, la prova della Yamaha, che piazza Michael Van der Mark al 4° posto, ma a 12" di ritardo da Melandri. Miglioramenti importanti per l'Aprilia, con Laverty 5° e Savadori 6°, autori entrambi di una gran gara, che regala al team italiano punti pesanti in ottica mondiale.
Brilla anche Raffaele De Rosa, che chiude con un grandissimo 7° posto, seguito da un brillante Randy Krummenacher. 9° posto per la terza Aprilia, quella di Mercado, seguito da Stefan Bradl, portacolori della Honda, che ha deciso di non sostituire Hayden, anche in questo GP. Fuori dalla Top10, ma pur sempre a punti, Ayrton Badovini e Jezek, che chiudono all'11° e al 12° posto. Tanti ritiri, tra cui si segnalano anche quelli di Leon Camier e Alex De Angelis.