E' Barcellona, ma per la Yamaha sembra di essere a Caporetto: il gran premio di Catalunya per gli uomini in blu è stata una disfatta, così come era già avvenuto circa un mese fa a Jerez. Il punto che accomuna le due gare è la difficoltà della moto 2017 a trovare un setting che faccia lavorare le gomme nella maniera corretta quando l'asfalto è bollente e con poco grip, un problema che a questo punto sembra grave e che preoccupa notevolmente Massimo Meregalli, team manager della Yamaha, che amaramente commenta così il weekend spagnolo: "Abbiamo avuto sin da venerdì problemi nel far riuscire a far lavorare bene le gomme, mancava il grip con tutte le tipologie di gomme. La media era quella che aveva dato i migliori risultati, ma non sapevamo se la sua performance sarebbe rimasta preossochè uguale per tutta la durata della gara, anche perchè con tutti i problemi avuti non abbiamo avuto tempo di fare dei long run. Per la verità i problemi riscontrati qui erano leggermente diversi rispetto a quelli di Jerez, ma, come lì, quando la temperatura è molto alta e il grip è poco soffriamo tantissimo". A questo punto arrivano in maniera provvidenziale i test di domani, come un deus ex machina che potrebbe risolvere i problemi della M1: Meregalli aggiunge che "Fortunatamente domani saremo di nuovo in pista per i test, abbiamo due nuovi telai da provare che sono arrivati dal Giappone e speriamo che almeno uno dei due ci aiutino, visto che sono nati da filosofie diverse di sviluppo".
Fa eco a quanto dichiara il team manager anche Valentino Rossi, visibilmente deluso per l'ottavo posto finale, arrivato dopo una continua lotta contro la sua M1, troppo nervosa al posteriore. Il Dottore parla così della sua prestazione odierna: "C'è stato un momento della gara dove non andavo male, ho anche fatto il secondo giro più veloce, ma è stato soprattutto merito dell'avere davanti un buon riferimento. Eravamo preoccupati per l'anteriore, ma avendo montato la media, e non la dura come a Jerez, lì non ho avuto problemi, mentre il problema è stato il consumo della gomma posteriore, forse con una dura sarebbe andata meglio, ma non ne abbiamo la controprova ".
Rossi rivela poi come in realtà il sentore che a Barcellona sarebbe potuto essere un weekend difficile era nell'aria all'interno del team Yamaha, dicendo che "Prima di arrivare qui avevamo il timore che a Barcellona avremmo potuto avere difficoltà come era accaduto già a Jerez, sia per la sua conformazione con curve a medio-lungo raggio, sia perchè l'asfalto offre poco grip, ma comunque speravamo di fare meglio. Invece abbiamo avuto tanti problemi e siamo molto dispiaciuti perchè Jerez e Barcellona sono state due piste dove l'anno scorso avevo vinto, soffrire così tanto fa male. Fortunatamente ci sono i test domani, che saranno molto importanti, per i quali abbiamo un po' di cose da provare, cioè novità tecniche che avevo chiesto dopo i test di Jerez. Rimane però il fatto che la sensazione che avevo provato sin dai primi test con la M1 2017 sia sempre quella, ovvero una moto con tanto sottosterzo che non riesce a curvare bene, cosa che crea tanti problemi alla gomma posteriore, dovendo stare molto tempo in piega: nelle piste dove il posteriore subisce uno stress maggiore lo pneumatico si consuma tanto". Infine quando gli viene chiesto se il soffrire la mancanza di grip al posteriore potrà portare anche magri risultati quando toccherà gareggiare in condizioni di pioggia, risponde che "Sì, le nostre difficoltà in certe condizioni si ripresenteranno quando capiterà di avere a che fare con asfalto bagnato, mentre con la moto 2016 ero molto efficace in quella situazione".