Secondo successo consecutivo per Andrea Dovizioso che dopo il Mugello conquista anche il Montmelò battendo Marc Marquez e Daniel Pedrosa in una gara avvincente. Il pilota forlivese recupera molti punti in ottica mondiale portandosi a soli sette punti di distanza dal leader della graduatoria iridata, Maverick Vinales.
Il weekend del Dovi è partito subito bene con un terzo posto nelle prime libere poi confermato negli altri turni, anche dopo il cambio di layout del circuito, ma ha sofferto nelle qualifiche dove ha colto solo un settimo posto. "È stato un weekend strano per tutti - esordisce il forlivese -. Riuscire a gestire il tracciato, la temperatura e l’aderenza non è stato facile. È stato strano, non riuscivo a spingere ma sono riuscito a stare davanti. Sono felicissimo perché abbiamo lavorato tanto e bene, raggiungendo un’ottima velocità di punta. Abbiamo perfezionato quei dettagli che hanno fatto la differenza in gara. Questa doppietta ha un sapore stranissimo, non saprei come interpretarla". La chiave della seconda vittoria consecutiva di Dovizioso, la quarta in MotoGP, è la gestione delle gomme, eseguita in maniera esemplare rispetto a quanto fatto dal proprio compagno di squadra e dai piloti Honda: "Siamo riusciti a vincere perché siamo stati più intelligenti a capire i limiti nella gestione delle gomme. Abbiamo lavorato sulla costanza, convinti che il calo delle gomme sarebbe stato enorme. Sapendo questo, abbiamo cercato di guidare e mappare la potenza per il poco grip che c'era".
La Ducati, si sa, non è una moto che aiuta nella gestione degli pneumatici, ma da contraltare c'è la grande intelligenza di un pilota che ha fatto della gestione della gara un suo punto di forza. Il sorpasso su Pedrosa è stata l'occasione per allungare ma, come spiega Dovizioso, non è stato così semplice: "La moto era molto veloce, ma è stato comunque strano. Ho fatto tutta la gara senza spingere, consapevole che non sarebbe stato possibile arrivare fino in fondo alla gara con le gomme. Riuscivamo a essere veloci anche senza spingere. Quando sono andato davanti, speravo di poter allungare ma mi sono reso conto che non avevo più gomma. Mi sono detto 'ops, e adesso?'. E, invece, nemmeno gli altri ne avevano più".