Sessione di prove libere poco indicativa quella appena conclusasi a Barcellona per la MotoGP, rovinata poco prima del suo inizio da una fastidiosa pioggerella che ha scombussolato i piani di lavoro di piloti e squadre. Essendo stato il tracciato piuttosto umido nella prima parte del turno e non essendo prevista altra pioggia nel corso del weekend, sono stati pochissimi i piloti impegnati nella durante la prima mezz'ora, tanto che solo negli ultimi 15 minuti l'attività in pista si è intensificata. Il pilota ad ottenere il miglior tempo nelle FP1 è stato Marc Marquez, che all'ultima tornata ha fatto segnare un 1:45.875, seguito da Cal Crutchlow, che paga 3 decimi allo spagnolo che qui gioca in casa, mentre il terzo miglior crono appartiene ad Andrea Dovizioso, arrivato in Catalunya carico a molla dopo la splendida vittoria del Mugello.

Dani Pedrosa è quarto nella mattina spagnola, facendo fermare il cronometro del suo giro veloce in 1:46.621, decisamente peggiore di quello siglato dal suo compagno di box; lo segue da vicino Jonas Folger, quinto, braccato a sua volta dalla prima Yamaha ufficiale, quella di Maverick Vinales, a quasi un secondo dalla vetta. Un ottimo Sam Lowes porta l'Aprilia al settimo posto, testimoniando i notevoli passi avanti fatti dalla casa di Noale, mentre l'ottavo crono è di Alvaro Bautista, diventato cliente scomodo per molti in questa stagione. Chiudono la top i due alfieri del team Octo Pramac, con Scott Redding 9° e Danilo Petrucci 10°, che sogna di ripetere quanto di buono fatto vedere al Mugello, ma è anche consapevole che sarà molto dura.

Fuori dai primi 10 troviamo invece Jorge Lorenzo, col tredicesimo tempo, mentre ancora più indietro è Valentino Rossi, a 2.9 secondi da Marquez, un distacco che fa capire come, date le condizioni non perfette della pista, ha preferito non spingere particolarmente. La sessione ha avuto un episodio curioso: Jack Miller era sceso in pista questa mattina non avendo compreso o non essendosi ricordato che il layout di Barcellona è cambiato​, con l'ultima chicane anticipata rispetto alla vecchia: l'australiano continuava a percorrere il circuito in versione 2016, tanto che per lui è stata esposta la bandiera nera ed una volta rientrato ai box si è reso conto del motivo per cui era stato fermato.