La vittoria dopo otto anni, la dedica all'amico fraterno, Simoncelli, scomparso sei anni fa nel tragico pomeriggio del 23 Ottobre a Sepang. Tutto questo ha fatto commuovere ogni spettatore del Gran Premio del Mugello di Moto2 in cui ha trionfato Mattia Pasini, un weekend che il pilota riminese difficilmente dimenticherà, anche per il modo in cui ha ottenuto la vittoria: sorpasso su Marquez alla Casanova-Savelli e poi su Luthi all'Arrabbiata 1, tutto nell'ultimo giro.
"E' stata la gara perfetta, in un weekend nel quale sono stato veloce da subito. Sapevo di giocarmi la vittoria", racconta Pasini alla Gazzetta dello Sport. Quell'accoppiata di curve è la più difficile del Mondiale e fare due sorpassi in quel tratto rende tutto più bello: "Sapevo che tra CasanovaSavelli e le due Arrabbiate avrei potuto provarci. Quello è il tratto più bello e difficile del Mondiale. Due sorpassi così rendono tutto ancora più speciale". La vittoria acquisisce ancora più valore se si pensa in che condizioni l'ha conquistata. Il Paso, infatti, soffre di un importante problema al braccio destro causato da un incidente avvenuto quando aveva soli 13 anni: "Come faccio? È una domanda che non mi faccio, ho dimostrato che in queste condizioni posso lottare e vincere. Non so come sarebbe stata la mia carriera senza l’infortunio e non m’importa. Quel che mi è successo ha lati negativi ma anche positivi e io preferisco pensare a quello che posso fare, che non ai se e ai ma".
Tutto però arriva dal duro lavoro svolto da Pasini, che dopo un anno senza moto per il Mondiale è tornato in piena forma e desideroso di tornare su quel podio che mancava da 108 Gran Premi: "Non ho mai mollato, cercando di capire in cosa dovevo migliorare e cosa cambiare attorno a me". Ed in questo senso il 2015 da spettatore è servito molto al pilota romagnolo: "Tra errori miei e scelte sbagliate non ero mai stato in condizione di lavorare con chi credeva davvero in me. Mi ero detto che a quel punto per il 2015 sarebbe stato meglio star fermo. Mi è anche servito a purificarmi dopo anni difficili". Nel 2016 arriva la chiamata di Italtrans, l'inizio è complicato ma col passare delle gare aumenta il feeling ed arrivano anche buoni risultati, un buon viatico per il nuovo anno che, infatti, inizia alla grande, battagliando sempre con i primi. Il punto di svolta è Jerez, dove finalmente Mattia porta a termine la gara a ridosso del podio: "Due anni con la stessa squadra senza ripartire ogni volta da zero fanno la differenza. Però faticavo ancora con l’anteriore. Dopo Le Mans abbiamo girato due giorni a Misano, migliorando i punti deboli. Ed è arrivato il weekend perfetto".
Ora il prossimo appuntamento è il Montmelò, dove Pasini è atteso alla conferma di quanto fatto vedere al Mugello: "Si va al Montmelò concentrati e sereni. Nel Mondiale sono 6° e non lontano dal 3°, ma sarebbe stupido pensare alla classifica. Però domenica...".