Quello che sale sul podio del Gran Premio d'Italia è un Danilo Petrucci raggiante, felice, ma al contempo emozionato. Il centauro del team Ducati Pramac ha chiuso al 3° posto il Gp di casa ed ha lottato a lungo per il 2° posto con Maverick Vinales. Il pilota ternano si è reso protagonista di una gran gara che lo ha portato sul podio nonostante partisse dal 9° posto in griglia, a causa di una penalità che gli aveva tolto la seconda piazza in qualifica.
La penalità, però, non ha demoralizzato il pilota italiano, che una volta calata la visiera si è scatenato, tanto da dar del filo da torcere anche a Maverick Vinales, che è riuscito a regolare il ducatista solo a poche tornate dalla fine. Tutto ciò però non ha comunque scalfito il morale di Petrucci, che una volta sul podio racconta: "E' stato un giorno fantastico. Fino a questa mattina sarei stato molto contento di finire vicino ai primi cinque, ma ho avuto una grande carica dal pubblico presente in pista. Per stare vicino a Dovi, Maverick e Rossi ho spinto veramente tanto e stavo faticando. Ho cercato di calmarmi ed ho visto che anche loro hanno rallentato un poco. Ho passato Valentino, poi Maverick il giro successivo. Quando ho visto Dovizioso vicino ho spinto per raggiungerlo e quando ha commesso un piccolo errore pensavo fosse arrivato al limite, ma dopo due curve è riuscito a scappare daccapo ed ho pensato solo a resistere. Ad ogni modo ero consapevole che Vinales mi avrebbe attaccato".
E sulla penalità Petrucci è un po' polemico, poichè in gara molti suoi colleghi hanno commesso la stessa infrazione, senza, però, subire penalità alcuna: "Ieri ero un po' deluso per aver commesso una leggerezza, ma anche in gara ho visto molti piloti che passavano su quello stesso punto. Sapevo di essere veloce, mi sono messo in scia in primi ma negli ultimi giri è stata dura resistere. Non ho mollato perché Maverick avrebbe potuto compiere un errore".
Alla fine, comunque, le recriminazioni per la penalità sono poche, poichè il "Petrux" è convinto che difficilmente avrebbe potuto far meglio del 3° posto, anche partendo dalla seconda casella della griglia: "Se fossi partito secondo avrei faticato di meno. Per recuperare sui primi tre ho spinto veramente tanto. Ormai è andata così e va bene ugualmente. Non so se sarei riuscito ad arrivare davanti a Maverick".
Un podio davvero importante, che, come spiega lo stesso Petrucci, libera il pilota da un peso enorme. Una parte di questo peso deriva anche dal fatto che, spesso, lui deve rimanere fermo ai box per sviluppare la GP17: "Ho dimostrato che con una buona moto posso stare davanti non solo sul bagnato. Questo podio è meglio di quello colto a Silverstone. Ducati mi ha dato un grande compito ed ho faticato molto avendo percorso meno chilometri degli altri e dovendo provare molte componenti, ma oggi credo di essermi liberato di un peso. Dover effettuare tutte queste prove è stato un handicap perché abbiamo perso del tempo, ma quando abbiamo messo insieme tutto siamo sempre stati competitivi in gara. Sapevo sin dallo scorso anno che avrei dovuto svolgere questo lavoro per avere la GP17. Certo, quando sei costretto a stare fermo ai box è brutto".
Una liberazione che, per Petrucci, si stava trasformando in una fortissima emozione, come era evidente sul podio. Ed è lo stesso pilota italiano a confessare ciò: "Una volta tagliato il traguardo mi veniva da piangere, mi sono trattenuto ma è stata una emozione incredibile. Sono venute un centinaio di persone da Terni e i miei amici hanno dormito sul prato. Credo di essermi sdebitato anche con loro. Durante la gara mi sentivo molto solo, dovevo lasciare fuori la fatica e le aspettative".
Infine, un pensiero alla gara e alla Ducati, che ha piazzato 2 piloti sul podio e 3 nei 5: "Penso di aver fatto una grande gara ed un grande regalo al mio team ed alla Ducati insieme a Dovi".