Jorge Lorenzo ha chiuso al 7° posto la sessione di qualifiche del Gran Premio d'Italia al Mugello. Lo spagnolo, consapevole dei suoi limiti sulla Desmosedici, non aveva nascosto le sue perplessità e così, in qualifica, ha tentato l'azzardo, puntando su tre stint di qualifica. La strategia non sembra aver pagato particolarmente, ma alla fine il risultato non è da buttare, soprattutto perchè la prima fila dista solo 162 millesimi.
Certo, c'è da specificare che per Lorenzo si tratta del suo secondo miglior risultato stagionale in qualifica, ma ciò non preoccupa lo spagnolo, che una volta ai microfoni spiega la scelta dei tre tentativi: "Sono un pilota molto esplosivo nel primo giro, vedo un po' più forte degli altri e mi piace fare il tempo nel primo giro. Per questo ho scelto di fare tre tentativi, anche se non avevo tre gomme morbide da montare al posteriore e ho fatto il primo tentativo con la media".
Jorge, come detto, era però consapevole dei suoi limiti in qualifica, ma ora punta forte sulla gara: "Già prima delle qualifiche comunque sapevo che avrei sofferto per fare un giro veloce, perché nel pomeriggio perdo un po' di grip al posteriore e faccio più fatica anche sull'anteriore, quindi non riesco ad essere veloce come alla mattina. Ho fatto il massimo e cambiando moto per il terzo stint, il motore mi è sembrato un po' troppo nervoso e non sono riuscito a migliorare molto il tempo del secondo, quindi sono rimasto fuori dalla seconda fila. A parte questo, è la mia miglior qualifica dopo quella di Austin e a livello di ritmo siamo tra i migliori. Penso che domani possiamo stare molto vicini al primo gruppo".
Lorenzo dopo le prime due sessioni di prova aveva ammesso di puntare alla vittoria e anche dopo le qualifiche continua a pensare al trionfo, anche se in modo più moderato :"La vittoria è molto difficile, ma non è impossibile. La Yamaha è migliorata molto nel corso del weekend, soprattutto con Valentino, ma anche Vinales ha fatto un grande giro. Inoltre sono messi bene anche a livello di ritmo, ma in questo momento non c'è una moto superiore come lo era la Yamaha a Le Mans o la Honda a Jerez".
Infine, un commento sullo strapotere Ducati, che piazza 5 Desmo nei primi 10, con Dovizioso a 2 decimi e mezzo soltanto da Vinales e con un gran Petrucci. Per la gara, però, lo spagnolo va cauto: "Molte Ducati stanno andando forte qui, ma dobbiamo capire cosa succederà nella seconda parte della gara. La nostra moto è un pelino più nervosa e con la temperatura più alta fatichiamo un pochino di più. Come ho detto prima però qui mi vedo vicino al ritmo dei più forti, quindi vediamo se domani possiamo confermare queste sensazioni e magari migliorarle dopo il warm-up".
Un podio sarebbe già un ottimo risultato per Jorge, che, però, punta forte a far meglio di un podio. Che stia esagerando o la Ducati ha una riserva per la gara?