Il campione italiano “vittima” di un week-end negativo per tutta la Yamaha, che porta a casa da Jerez solo un 4° posto, con Zarco, sulla M1 del team Tech 3, il 6° di Viñales e addirittura il 10° di un Rossi da anni mai visto così in crisi. Con questo piazzamento e visto quello degli altri, lasciano comunque il pesarese in vetta al mondiale, ma con il risicato margine di 2 punti sul compagno e 4 su Marquez. Nelle dichiarazioni post gara Rossi prova a decifrare quelli che sono stati i problemi: "Purtroppo già dal warm up avevamo capito che non sarebbe stata una gara facile".

Il nove volte iridato ha spiegato l’azzardo tecnico tentato a seguito del warm up ma, a quanto pare, il miracolo che non è riuscito: "Ancora una volta abbiamo provato a stravolgere il setting, però non è servito. Ero in crisi sull'anteriore e avvertivo anche forti vibrazioni al posteriore, in pieno rettilineo era pure preoccupante. È stato già tanto arrivare al traguardo. Mi aspettavo di meglio rispetto alla vittoria dell'anno scorso. Dobbiamo cercare di capire cosa non ha funzionato e nei test di domani ci lavoreremo. Il Mondiale? Siamo tutti vicini, l'unica cosa buona è che sono rimasto in testa. Pedrosa? Per me è da considerare tra i favoriti".

Ha però voluto precisare come quell’azzardo andava in qualche modo compiuto: “Ora è facile dire che abbiamo fatto un errore, che con il vecchio setup potevamo fare un po’ meglio ma non ci bastava, dovevamo provarci. Logicamente ci aspettavamo di più su questa pista dopo i risultati degli scorsi anni, ma è andata diversamente”.

Quello che però non si capisce è il fatto che la Yamaha ha avuto problemi un po' per tutto il week-end e non solo nel warm up. Inoltre ha aggiunto “Perdevo tanto in accelerazione, la gomma slittava e abbiamo provato a modificare il bilanciamento della moto per cercare di limitare il consumo dello pneumatico - continua - Non solo non abbiamo risolto niente, ma ho perso anche fiducia nell’anteriore. Poi a 6 o 7 giri dalla fine sono iniziate grandi vibrazioni al posteriore, come se la gomma si fosse surriscaldata, in rettilineo sembrava che la moto si stesse smontando. Sono stato fortunato ad arrivare alla fine”.

Pare che quindi quello che sembrava un rapporto solidale tra la Yamaha e la Michelin solo qualche gara fa ora sembra essere in discussione, a sentire le parole del Dottore: “In questo settimana ho sempre lottato con le gomme - ammette - Non posso neanche parlare di degradazione perché patinavano anche le morbide appena montate. Non ho mai avuto buone sensazioni, un po’ di spin su questa pista c’è sempre ma questa volta di più”.