In una gara che ha visto dominare Dani Pedrosa ed una ritrovata Ducati, che con Lorenzo ottiene il terzo gradino del podio, anche il campione del mondo in carica Marc Marquez si deve accontentare del secondo posto.

Come aveva già preannunciato avrebbe avuto problemi all’anteriore, come ha spiegato lui stesso: "Sapevo che avrei fatto fatica con la gomma davanti, Pedrosa è stato bravo perché è riuscito ad andare veloce per tutta la gara, spingeva tanto, ho provato ad accelerare, ma dopo aver rischiato di cadere ho pensato che in fondo per la classifica del Mondiale fosse buono anche il secondo posto. Se siamo forti qui possiamo essere forti anche sugli altri circuiti, sono fiducioso.
Siamo migliorati nell'elettronica, stiamo crescendo, ma qui a Jerez abbiamo fatto tutti fatica con la gomma dietro. Per il mio stile di guida la gomma dietro era troppo morbida, ma il problema riguardava soprattutto quella davanti, non mi sentivo a mio agio, sapevo che sarebbe stato difficile superare Pedrosa
". Questo a denotare una volta di più la crescita da “ragioniere” in ottica mondiale, ammettendo che chi era davanti oggi era imprendibile ha semplicemente ricordato a se stesso che l’obbiettivo grosso non si raggiungeva solo oggi.

Marc, secondo al traguardo. Fonte foto: Getty Images Europe.
Marc, secondo al traguardo. Fonte foto: Getty Images Europe.

Ma a questo punto ci sarebbe da chiedersi se nella HRC ci sono già delle gerarchie e , in tal caso, potrebbero essere sovvertite da un Pedrosa così? Infine, sulla lotta al titolo ha dichiarato: "Il campionato è lungo, dopo l'Argentina pareva un dominio Yamaha, ora invece pare l'opposto, magari dopo Le Mans cambierà ancora tutto. Il mio obiettivo è correre in queste posizioni e accumulare punti fino a Barcellona, poi arriveranno le piste dove sono forte".

Alla fine, il campione spagnolo si lascia andare ad attestati di stima nei confronti di Zarco, con il quale oggi ha ingaggiato un bel duello: "E' stato impressionante in Qatar, oggi abbiamo combattuto, mi ricorda me stesso al primo anno: molto aggressivo, al limite, ma è così che si impara ed oggi è stato il miglior pilota Yamaha".