Daniel Pedrosa completa un weekend da incorniciare, un weekend ai vecchi tempi come ci verrebbe da dire. Vittoria nel Gran Premio di Spagna per l'inossidabile pilota della Honda ufficiale, con Marc Marquez che non riesce ad andare oltre la seconda posizione ma ottiene comunque un ottimo dividendo in ottica lotta per il Mondiale. Proprio così, perchè la Yamaha non riesce a tenere il passo, compie una gara pessima con entrambi i suoi interpreti: Maverick Viñales è sesto, Valentino Rossi addirittura decimo. A completare il podio ci pensa un fantastico Jorge Lorenzo, il quale guida da manuale la sua Ducati e ottiene il suo primo piazzamento stagionale tra i primi tre, dando probabilmente una svolta alla sua avventura in quel di Borgo Panigale. Splendida la quarta posizionee di Johan Zarco, davanti ad Andrea Dovizioso, mentre finisce ancora una volta per terra Andrea Iannone.

Pedrosa scatta più forte di Marquez, il quale si porta dietro un ottimo Iannone che balza in terza posizione con uno scatto migliore rispetto a quello di Crutchlow, che viene sorpreso. La prima parte di gara vede un ottimo Zarco, che si mette in tasca entrambe le Yamaha ufficiali, con Viñales che è sesto davanti a Valentino Rossi. Poi il francese continua nel suo strepitoso rush del secondo giro, e scavalca anche la Honda clienti dell'inglesi e soprattutto la Suzuki dell'italiano, portandosi momentaneamente in terza posizione con un gran ritmo. Anche le Ducati provano a difendersi, con Lorenzo che chiude proprio la seconda tornata davanti a Rossi, precedendo a sua volta un Dovizioso autore di una bella partenza. Il campione del mondo 2015 passa anche il suo successore in Yamaha e poi anche Iannone, dimostrando che la Desmo è in ottime condizioni, mentre è strepitoso Zarco che passa anche Marquez, iniziando a coltivare il pensiero stupendo di inseguire Pedrosa. Poi una situazione che coinvolge Viñales e Iannone spezza un po' il gruppo alle spalle di chi lotta per il podio, che si spezzetta ulteriormente dopo la caduta di Crutchlow.

Le gomme iniziano a dare problemi e a condizionare il passo dei piloti, mentre cade Iannone e Zarco inizia a calare leggermente nel ritmo: ne approfitta Jorge Lorenzo che si porta in terza posizione, con una Ducati che trova anche un ottimo Dovizioso che passa Rossi ed è quinto. Si crea un trenino al quale si aggrega anche un Viñales capace di recuperare su entrambi gli italiani, così come un Danilo Petrucci in netta crescita e capace di passare il più illustre connazionale. Intanto là davanti c'è Marquez che inizia a rosicchiare qualcosa su Pedrosa che rimane saldamente in testa, anche se con il fiato del compagno di box sul collo. In una situazione che era difficile da prevedere alla vigilia, la Yamaha continua a soffrire: Viñales finisce sotto le grinfie di Petrucci pur riuscendo a difendersi, mentre Valentino viene attaccato e passato persino da Folger, con la seconda Honda del team di Poncharal che vive una giornata fantastica, e dalla Aprilia di Aleix Espargaro. Intanto là davanti non riesce l'aggancio di Marquez a Pedrosa, il quale riesce a mantenere un secondo che risulta decisivo per assegnare la vittoria.