Sono passate soltanto tre gare, ma in Moto2 già si iniziano ad avere le prime certezze della stagione. Una su tutte è quella che il pilota da battere, al momento, sembra Franco Morbidelli, autore di un tris da fuoriclasse, che non riusciva a nessuno, nella categoria di mezzo, dal 2001, quando lo sfortunato Daijiro Kato fece tre su tre nelle prime tre gare del Mondiale.
Franco, al quinto anno in Moto2, sta trovando finalmente la giusta continuità e dopo le prime tre gare sta mettendo in mostra tutte le sue qualità e abilità ed inoltre ha trovato un ottimo feeling con la moto. L'anno scorso uscì alla distanza, migliorandosi tantissimo nella seconda metà di stagione e chiudendo al 4° posto, senza però vincere alcuna gara, mentre quest'anno sono già tre.
Gli avversari per ora si devono accontentare e il solo Thomas Luthi, dall'alto della sua esperienza, prova a replicare al dominio dell'italo-brasiliano. Lo svizzero ha provato a stargli in scia per qualche giro, mettendogli un po’ di pressione, ma alla fine è stato costretto a desistere e lasciare scappare via il rivale. L'unica cosa che possono fare, al momento, è cercare di limitare i danni, sia in gara che in ottica iridata. Luthi, che fino ad ora è stato l'unico a provarci realmente, dista 19 punti da Morbidelli, ed è il rivale più vicino in classifica. Gli altri, guidati dal portoghese Miguel Oliveira, non potranno più sbagliare, o quasi, perchè in caso di “zero” in classifica nelle prossime gare rischieranno seriamente di vedere Morbidelli solamente con il cannocchiale. Il portoghese, per esempio, accusa già 32 punti di distacco, Takaaki Nakagami, a podio in quel di Austin, dista 43 punti e Alex Marquez, fratello di Marc e compagno di Morbidelli, dista addirittura 51punti.
A fine gara, tra i tanti complimenti, Morbidelli analizza la gara, accennando anche al prestigioso paragone con Kato: “Non è stato affatto semplice, per prima cosa sono contentissimo di sentire il mio nome accanto a quello di Daijiro Kato, fantastico, sono molto contento di questo risultato. La gara non è stata affatto facile, ho provato ad andare via all’inizio, sinceramente dopo ho perso un po’ la concentrazione. Ho visto che avevo solo mezzo secondo di vantaggio allora ho pensato che dovevo provare a respingere e infatti sono riuscito a riguadagnare un altro po’ e sono arrivato alla fine abbastanza bene”.
Infine il ringraziamento ai meccanici e a tutto il team: "Io e il team siamo in un momento di forma straordinario, è fantastico e spero di continuare così la stagione".
Forse l'Italia ha trovato, finalmente, l'erede di Valentino Rossi, non a caso il romano è anche nel suo progetto di sviluppo dei giovani piloti e i due sono anche amici, tant'è che spesso si allenano insieme, come spiega anche lo stesso Morbidelli: "Rossi mi insegna tanto, è come per un bambino allenarsi con Messi. Vincere non mi dà pressione, anzi mi motiva molto. MotoGp? Non ci penso ancora, è veramente troppo presto pensarci".
Il prossimo appuntamento ora sarà in Spagna, con il rientro in Europa a Jerez de la Frontera, dove Morbidelli dovrà cercare di confermarsi.