Marc Marquez e Maverick Viñales, sempre loro a contendersi la vetta di questa MotoGP edizione 2017. Ed è sempre il nuovo pilota della Yamaha a stampare il miglior tempo, anche nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Argentina - seconda prova iridata della classe regina - scavalcando sul filo di lana proprio quello che viene designato come il suo principale avversario nella lotta verso il titolo, che proprio il centauro della Honda detiene dalla scorsa stagione. Un finale di sessione clamoroso per intensità e per capovolgimenti di fronte, con diversi outsider che hanno provato a mettersi in mezzo tra i due rampanti spagnoli, ma che alla fine hanno dovuto mettersi da parte e contendersi i piazzamenti dal terzo posto in giù. Terzo posto che si è aggiudicato un sorprendente e rinfrancato Karel Abraham, che in questa sua seconda apparizione dal suo ritorno sulle scene ha dimostrato di ben sposarsi con la pista di Termas de Rio Hondo.

Dall'inizio della sessione si capisce subito che saranno ancora una volta Marquez e Viñales a darsi battaglia per ottenere il miglior tempo, e per lanciare un segnale al rivale in vista delle qualifiche di domani pomeriggio. Il campione del mondo in carica conduce l'andatura e stampa il crono migliore senza però accelerare più di tanto, restando cioè intorno a quell'1'40" che può andare bene come passo gara, ma che difficilmente consente di partire non solo dalla prima casella, ma addirittura dalla prima fila. Nella prima mezz'ora, Viñales invece sonnecchia un po', dando però segni di insofferenza verso un ritmo non così veloce nei minuti finali, quelli in cui si possono lanciare i maggiori segnali alla concorrenza. E così, mentre il resto del gruppetto di "elite" sembra accontentarsi dei segnali ricevuti dalle rispettive moto nella sessione precedente, il finale di sessione è rovente in casa Spagna.

Marquez stampa un 1'39"778 che sembra potergli garantire la leadership, con Viñales che per un momento si è ritrovato anche in quinta posizione - e quindi in una ipotetica e poco edificante seconda fila - alle spalle di gente come il già citati Abraham, di un redivivo Alvaro Bautista e di un Danilo Petrucci che rischia di diventare la vera mina vagante in questo Gran Premio d'Argentina. Tutto finito? Macchè! Viñales chiude il suo ultimo giro cronometrato in 1'39"477, lasciando di sale il rivale nonchè connazionale e obbligandolo a guardargli la targa a fine sessione. Terzo sarà il pilota ceco davanti all'altro spagnolo e al nostro rappresentante, mentre spiccano le presenze in Top Ten di elementi come Loris Baz (6°), Johan Folger (8°) e Aleix Espargaro, che con l'Aprilia dimostra che il piazzamento in Qatar non è stato un caso, e chiude in nona posizione davanti ad Andrea Iannone. Molto male tutti gli altri, i quali stanno provando ad avere un approccio più lento al tracciato argentino: Dani Pedrosa è tredicsimo davanti ad Andrea Dovizioso e a Valentino Rossi, mentre un Jorge Lorenzo ancora troppo deludente è appena diciottesimo.