Dopo le prime apparizioni nei test invernali, ieri è stata presentata la nuova moto della scuderia Octo Pramac Racing che verrà affidata a Danilo Petrucci e Scott Redding per tutta la stagione. Come sono rimasti invariati i piloti, è rimasta uguale anche la casa fornitrice di tutte le componenti della moto, ovvero la Ducati che fornirà una GP17 ufficiale al pilota italiano ed una GP16 all'inglese.
Il primo a prendere la parola nella cornice di Castel dell'Ovo a Napoli è il team principal Paolo Campinoti, che rilancia la sfida agli altri team satellite forte di un legame rafforzato con la casa madre bolognese. Per Petrucci questa potrebbe essere la grande occasione di far vedere quanto vale. Dopo anni passati a lottare nei bassifondi della classifica, nel 2015 è riuscito a far intravedere il pilota che è, cogliendo anche un podio in Gran Bretagna. La scorsa stagione è iniziata male per il Petrux, infortunatosi nei test a Phillip Island, ma una volta tornato alle corse ha sempre lottato per la top ten, centrandola sette volte. "Con una moto factory si possono vincere delle gare. L'obiettivo è migliorare il mio 2015, chiuso nei primi dieci", ha dichiarato l'umbro.
Il suo compagno di squadra, Scott Redding, al quarto anno in MotoGP, invece si dovrà accontentare di una Ducati GP16, quella della scorsa stagione. L'inglese punta a migliorare la prima stagione con Ducati, dove ha colto un podio ad Assen ed un quarto posto in Germania, ma sarà dura viste le limitazioni regolamentari riguardo le alette aerodinamiche che lo scorso anno hanno aiutato molto la Desmosedici. L'inglese ne è cosciente e infatti si aspetta "un inizio difficile, il divieto di soluzioni aerodinamiche come le 'alette', ha inciso molto sulle prestazioni; ma noi continueremo a puntare i nostri obiettivi, crescere e battere le rivali giapponesi".