Dopo anni di dominio nel MXGP, ma soprattutto dopo titoli su titoli vinti in Moto 3, la classe entrante del motomondiale, la KTM ha deciso di essere pronta al grande salto e, dopo il debutto a Valencia in MotoGP, nell'ultima corsa del mondiale 2016, il team austriaco affronterà nel 2017 la prima stagione in classe regina e debutterà anche in Moto 2. L'obiettivo? Arrivare nel giro di pochi anni a rompere l'egemonia di Honda e Yahama e vincere il titolo in classe regina. Ci vorrà tempo ma il progetto della KTM nasce con i migliori auspici, come dimostra la presenza di Red Bull come main sponsor, tanto che il team è chiamato Red Bull KTM: dovunque il gruppo RB è andato ha vinto, quindi questo sodalizio potrebbe diventare vincente molto presto. I piloti saranno Pol Espargaro, un titolo vinto nel 2013, e Bradley Smith: due piloti ormai esperti e funzionali a quello che sarà l'obiettivo nelle prime stagioni: fare più punti possibili. E chissà che un giorno KTM non decida di puntare proprio su Espargaro, dato che Smith probabilmente dovrà presto cedere il posto ad un giovane, come pilota per il titolo: lo spagnolo in Moto 2 se la giocava con Marquez, quindi il talento c'è. E se Espargaro non dovesse crescere ci saranno giovani piloti pronti a subentrare dalle classi inferiori: in Moto 2 Brad Binder, campione nella classe entrante l'anno scorso, e Miguel Oliveira sono pronti a dare battaglia e a far fare alla casa austriaca un ottimo debutto. In Moto 3 Niccolò Antonelli e Bo Bendsneyder dovranno puntare al titolo.

KTM ha presentato la moto per il 2017 questa mattina. I test in Malesia e in Australia non sono andati bene ma c'è grande fiducia, come espresso anche dal team manager Mike Leitner. Per quanto riguarda la moto, la livrea ricorda molto quella della Red Bull 2016 in F1. A livello tecnico KTM pare la casa più indietro ma è l'unica al debutto: vedremo come riuscirà a crescere nel corso dell'anno. È molto fiducioso Pol Espargaro e carico per la stagione che sta per iniziare. “Ora come ora il toro (riferendosi alla moto) è ancora selvaggio, ma sembra davvero buono. KTM è debuttante in MotoGP al contrario delle altre marche e stiamo facendo grandi progressi. Ogni volta che saliamo in moto ci avvicianiamo agli altri ed è bellissimo vedere l'evoluzione della moto. Vorrei ringraziare KTM per la fiducia e per questo progetto”. Carico anche Bradley Smith, che non nasconde il lavoro alle porte. “C'è un sacco di pressione. È qualcosa che ho sempre desiderato (il posto in un team factory) e per cui ho lavorato per tutta la mia carriera ma quando finalmente ottieni l'opportunità c'è un sacco di pressione. Ma io coglierò la mia occasione e sia io che Pol, che il team, lavoreremo davvero duramente. Siamo stati impegnatissimi nei test invernali e il lavoro non si fermerà. È solo l'inizio e sono davvero eccitato per quello che ci porterà il 2017”.

Per quanto riguarda la Moto 2 non si parla ancora di titolo ma sia Binder che Oliveira vogliono fare bene. “Sono davvero felice di essere parte di questo progetto” dice il portoghese “dopo aver lavorato con KTM nel 2015 è bello essere tornati e aver accettato una nuova sfida. Dobbiamo migliorare ancora un sacco di cose ma sicuramente ci riusciremo”. Binder non si pone obiettivi e pensa solo a migliorarsi in quella che sarà la sua stagione di debutto in Moto 2. “Il passaggio dalla Moto 3 alla Moto 2 è sempre difficile quindi al momento non ho altro obiettivo se non quello di salire in moto e migliorarmi ogni volta. Lavoreremo il più duramente possibile e vedremo dove termineremo”. Il responsabile del team, Aki Ajo, che si occuperà solo dei team di Moto 2 e Moto 3, ha ben chiari i suoi obiettivi. “In Moto 2 partiamo da zero quindi non possiamo aspettarci di vincere subito ma questo è il nostro scopo. E in Moto 3 abbiamo combattuto (e vinto) per il titolo quest'anno quindi dobbiamo fare lo stesso nel 2017. Il nostro target è alto”.