Era il lontano 2011 quando Carlos Checa vinceva il titolo Superbike su Ducati. Da quel momento in poi il team italiano non è mai stato in grado di dare ai propri piloti una moto in grado di lottare per il titolo, che da allora in poi è stato all'inizio una questione tra Aprilia e Kawasaki, poi una lotta interna tra i due piloti della Kawasaki, Rea e Sykes. Dall'anno scorso però la Ducati è tornata ad essere una moto di altissimo livello e nella seconda metà di stagione Davies è stato spesso in grado di lottare alla pari con le Kawasaki e ha vinto la maggior parte delle gare. Per questo nel 2017 Ducati sulla carta partirà alla pari con la moto giapponese per vincere il titolo.
Il team italiano ha presentato stamattina ad Arezzo, sede del partner storico di Ducati in Superbike, Aruba, la moto con cui nel 2017 proveranno a giocarsi il titolo. Per quanto riguarda la line up, ovviamente confermato Chaz Davies, con il pilota gallese campione del mondo Supersport 2009, giunto terzo l'anno scorso. Il britannico sarà il grande antagonista del campione del mondo in carica Rea, almeno sulla carta, nella stagione che sta per cominciare. Il secondo pilota del team italiano invece non sarà Davide Giugliano, separatosi dalla Ducati in modo burrascoso dopo una stagione non all'altezza di quella di Davies. Il suo posto sarà preso dal campione del mondo 250 del 2002, l'italiano Marco Melandri che torna in Superbike dopo due stagioni di assenza e dopo una difficile esperienza in MotoGP con il team Aprilia.
Molto carico Chaz Davies e con il solo obiettivo di vincere il titolo: “Si, quando sono in pista divento una bestia. Abbiamo finito in grande spolvero il 2016 ma si riparte da zero, a Bologna è stato fatto un grande lavoro di sviluppo e ora io e la Panigale siamo una cosa sola. Ho vinto tante gare ma mi manca ancora un titolo Mondiale. E’ quello il mio obiettivo. Sarà un bel casino stare là davanti. Il primo avversario ce l’ho in casa, Marco Melandri è un ottimo pilota. Ma quello da battere, secondo me, è Jonathan Rea. E’ chiaro che io imposterò la mia strategia su di lui. La chiave per il titolo è la consistenza. Non dovrò sbagliare niente, non sprecare neanche un punto. Nel 2016 abbiamo vinto tanto ma ci è mancata la regolarità. Solo se non facciamo errori possiamo battere Rea”. E se Davies vuole il mondiale, Marco Melandri non è da meno: “Finalmente mi trovo nel posto giusto al momento giusto. Con la Ducati mi sono trovato subito a mio agio, sento intorno tanta passione e far vincere un marchio italiano è il sogno cui la mia mente vola ogni istante. In carriera ho vinto tante gare ma mi è sempre scappato il Mondiale, è ora di maturare e correggere gli errori che ho commesso”.
La Ducati può farcela? Sì, ma sarà dura. Nonostante tutto Rea sarà ancora il favorito, ma se i test hanno fatto capire qualcosa è che il campione in carica deve guardarsi sia da Davies che da Melandri, entrambi molto veloci, piuttosto che dal compagno di squadra Sykes. Il duo Ducati deve partire bene e cercare di non perdere troppi punti all'inizio del campionato, perché se Rea scappa è sulla buona strada per il titolo, ma se dovessero riuscire a stare attaccati all'inglese avranno buone chance perché nell'ultima parte di stagione la Ducati vola. Quel che è certo è che sarà una bella lotta.