L'ultimo giorno di test, in cui come al solito tutti i piloti si dedicano al time attack, ci ha dato una reale idea di quanto quest'anno la lotta per le posizioni di vertice sarà serrata: basta pensare che i primi 10 di giornata sono raccolti in soli 4 decimi di secondo, su una pista tutt'altro che corta, essendo Sepang tra le più lunghe dell'intero mondiale.

Il miglior tempo è stato fatto segnare da Maverick Vinales in 1.59.368, che di giorno in giorno ha dimostrato una confidenza sempre maggiore con la M1, e, semmai ce ne fosse bisogno, di diritto viene inserito nella lista di coloro che potrà ambire alla vittoria già il 26 marzo in Qatar. Lo spagnolo ha fatto la differenza rispetto alla concorrenza: se è vero che la top ten è raccolta in 4 decimi, lui da solo rifila 138 millesimi a Marc Marquez, che nell'ultimo giorno di test scopre al mondo il suo potenziale, mentre era rimasto in ombra nelle giornate precedenti. Può sorridere anche la Ducati: Andrea Dovizioso è 3° con un crono di 1.59.553, a testimonianza di come a Borgo Panigale il lavoro di sviluppo della Desmosedici stia procedendo nella giusta direzione.

Riparte dalla Malesia con un animo rinfrancato Dani Pedrosa, reduce da un 2016 tra poche luci e tante ombre prima dell'infortunio nel gp del Giappone. Quarto miglior tempo, a poco più di 2 decimi dal riferimento cronometrico di Vinales. Valentino Rossi è invece 5°, con un tempo di 1.59.589, mentre appena 39 millesimi più lento è stato un sorprendente Alvaro Bautista, che anche nei giorni passati era stato piuttosto competitivo. Settimo è Casey Stoner, poi troviamo Cal Crutchlow a 360 millesimi dalla vetta; chiudono la top ten Jorge Lorenzo e Johann Zarco, distanziati da appena 39 millesimi ed alla ricerca del giusto feeling con le rispettive moto. Uno dei big rimasto fuori dai primi 10 tempi è Andrea Iannone, che ieri era stato il pù veloce, ma che oggi è 11°, avendo fermato il cronometro in 2.00.045.

I primi test del 2017 vanno così in archivio, lasciando le prime impressioni a piloti, squadre ed appassionati, che tuttavia devono essere sempre prese con le pinze, dal momento che i valori in pista non sono del tutto veritieri. Per scoprire qualcosa in più c'è da aspettare il 15 febbraio, quando i piloti della Motogp saranno in pista a Phillip Island per la seconda tre giorni di test pre-stagionali, e sarà l'occasione giusta per fare analisi su una tipologia di tracciato diversa da Sepang.