Manca sempre meno all'inizio del motomondiale 2017 e tutte le squadra stanno presentando la nuova moto per la stagione. Dopo le presentazioni di Yahama e Ducati e in attesa di quella della Honda, il quarto top team, la Suzuki, presenta la moto per il 2017. La casa giapponese è rientrata nel mondiale solo due anni fa, ma già alla seconda stagione si è mostrata tra i top team ed è riuscita a cogliere una vittoria e qualche podio, riuscendo ogni tanto a giocarsela con Honda, Yahama e Ducati. Il 2017 sarà un anno particolare per la Suzuki che dovrà confermare i miglioramenti del 2016 e sarà chiamata a farlo con due piloti differenti rispetto a quelli dell'anno scorso. Il primo pilota del team sarà Andrea Iannone che dopo un difficile 2016 da separato in casa con la Ducati, pur se abbellito dalla prima vittoria dell'italiano in classe regina, cercherà di rilanciare la sua carriera con il team giapponese. Il secondo pilota sarà Alex Rins, debuttante in classe regina, ma che arriva da quattro anni al top nelle altre classi, in cui ha raccolto due secondi posti e due terzi posti in classifica generale. La livrea della moto sarà quasi identica a quella del 2016, anche se molti fan avrebbero sperato nel ritorno della livrea speciale che il team giapponese usò nel 2015 in Germania. Ovviamente è ancora troppo presto per entrare nei particolari del valore tecnico di questa moto, ma si sa già la Suzuki correrà con un prototipo che è un'evoluzione di quello del 2016. L'obiettivo è limare anche di più il gap, comunque non così grande, dagli altri tre top team e cercare di essere ancora più vicini rispetto al 2016 come livello di performance.
Davide Brivio, responsabile del team, si è mostrato fiducioso e spera di continuare il percorso di crescita che la Suzuki sta portando avanti dal ritorno nel motomondiale, avvenuto nel 2015. “Siamo cresciuti molto dall'inizio di questo progetto, che è giovane, partito da due anni: la nostra è una famiglia, abbiamo due piloti nuovi in cui crediamo molto e il nostro obiettivo è di diventare sempre più forti e competitivi. La strada è quella e sappiamo di poterla percorrere fino in fondo. La vittoria dell'anno scorso deve essere un punto di partenza: la Suzuki ha una grande storia e noi vogliamo continuarla per riportarla al top”. Carico, pieno di ambizioni e pronto al riscatto: così si è mostrato Andrea Iannone alla vigilia di una stagione molto importante per la sua carriera. Il pilota di Vasto ha un solo scopo: vincere. “Durante l'inverno mi sono allenato e mi sono rilassato, le impressioni a Valencia sono state molto buone, la moto mi piace e il telaio è ottimo, si adatta tanto al mio stile. Spero di far bene, il mio target è vincere ma sarà difficile, daremo tutto. Ho avuto delle buonissime impressioni. Una scuderia familiare, amichevole. Si lavora con il sorriso e questo è un gran bene. Rins è un grande talento, può imparare da me ma anche da ogni situazione in MotoGP”. Alex Rins invece, rookie in classe regina e reduce da un infortunio, sicuramente vorrà essere più cauto all'inizio ma anche lui ha già chiaro in testa cosa chiede al suo 2017. “Ora sto bene, sono pronto per scendere in pista. In questi mesi mi sono ripreso e mi sono allenato bene. La moto ha molta potenza in più da gestire ma è anche l'aspetto che più mi piace, la scuderia è come una famiglia, mi hanno fatto sentire la loro vicinanza dopo l'incidente, mi trovo benissimo. Vorrei essere il più veloce possibile e soprattutto imparare, fare esperienza e migliorarmi costantemente per essere il migliore degli esordienti”.
Leggendo le dichiarazioni di Brivio, Iannone e Rins si vede come nel team giapponese siano abbastanza realistici e sappiano qual è l'obbiettivo massimo raggiungibile. Sarebbe stupido, se non dannoso, dire di voler lottare subito per il titolo perchè oggettivamente la moto non è pronta a farlo. La Suzuki deve sicuramente migliorare il motore che pecca in potenza rispetto a Ducati, Yahama e Honda, mentre il telaio è già di ottimo livello. Inoltre né Iannone né Rins al momento sono piloti da titolo, ma potrebbero diventarlo. I due sono molto simili, in quanto entrambi molto veloci e talentuosi, ma tendenti a commettere troppi errori in bagarre. Entrambi arrivano da un 2016 difficile: Iannone ha rotto con la Ducati già alla seconda gara e la sua stagione è stata segnata da un infortunio e da troppi errori in pista; Rins si giocava il titolo in Moto 2 ed è stato a lungo in vetta alla classifica, ma nel momento decisivo è caduto troppe volte e alla fine è arrivato solo terzo. Per entrambi la Suzuki rappresenta uno stimolo per migliorarsi ed esprimere al massimo il loro talento, che tutti e due possiedono. Per quanto riguarda la moto, c'è sempre da aver fiducia negli uomini della Suzuki, che hanno dimostrato spesso di poter fare un ottimo lavoro e di poter migliorare la moto e, se Iannone e Rins si faranno trovare pronti quando ci saranno occasioni, nel 2017 la Suzuki coglierà podi e vittorie. Le basi per arrivare tra qualche anno a giocarsi il titolo ci sono, ora sta ai piloti e agli uomini addetti allo sviluppo della moto fare il massimo perchè ciò possa accadere.