Era arrivato due anni fa tra mille dubbi per sostituire Jeremy Burgess, ora Silvano Galbusera è l'uomo di fiducia di Valentino Rossi, la persona che ha reso Valentino nuovamente competitivo per il mondiale di MotoGp. Dopo due anni di MotoGp al fianco di un campionissimo, Galbusera, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, prova a tirare un bilancio della sua esperienza e di quello che sarà il 2017.
"Ho imparato di tutto, soprattutto all’inizio, quando ho dovuto avvicinarmi alla MotoGP - racconta Galbusera -. Ma poi ho provato a dare qualcosa di mio, sfruttando l’esperienza, facendo tante piccole richieste". Il modo di approcciarsi ad una nuova esperienza e i suggerimenti dati a Valentino, ma soprattutto la fiducia mostratagli, sono i primi passi fondamentali dell'avventura del capo tecnico di casa Yamaha. Il 2016 però è stato un anno deludente per la casa del diapason, i suoi piloti non sono mai stati veramente in lotta per il titolo e questo anche grazie ai progressi che Honda ha fatto dal Mugello in poi, mentre Yamaha è rimasta al palo. Galbusera ne è conscio, ma resta fiducioso per la nuova stagione, fissando il primo step ai test di Sepang. "Lì inizieremo a capire quanto saremo competitivi, se al livello degli altri o se dovremo ancora rincorrere Honda e Ducati. Il pacchetto più pericoloso però resta Marquez - Honda", stabilisce Galbusera.
Il 2016 per Rossi è stato sicuramente un migliore anno rispetto al precedente, soprattutto per quanto riguarda le qualifiche, il vero tallone d'achille del Dottore da quanto è tornato in Yamaha. "E' migliorato molto in quell'aspetto - racconta il suo capotecnico - però adesso deve limitare gli errori e le cadute, anche se alcune come Assen e Motegi sono scusabili". Galbusera, per il 2017, vede Valentino ancora competitivo ai massimi livelli, nonostante l'arrivo di un giovane in rampa di lancio come Vinales ricordi un po' quello di Lorenzo nel 2008. "Me lo aspettavo veloce - dice -, la Suzuki è una moto simile e non ha avuto grossi problemi di apprendimento. Però non mi aspettavo che andasse così forte". Proprio su Lorenzo, il capotecnico di Vale, nutre dei dubbi per quanto riguarda la lotta al titolo: "non so quale sarà il livello della Ducati con lui. Ci saranno gare nelle quali farà molto bene e potrà vincere. Ma che lotti per il titolo mi pare difficile".
E la Suzuki di Iannone? "E' un osso duro e sarà un outsider, forse vincerà qualche gara. Lo svantaggio Suzuki però sarà quello di avere solo un pilota forte. Nello sviluppo non hai le controprove se la strada è giusta", conclude Galbusera.