E' in Ducati dal 2013, ormai si sente parte integrante della grande famiglia rossa e ha indirizzato lo sviluppo della Desmosedici, portandola dall'essere una moto ai limiti della guidabilità al poter competere ad armi pari con la concorrenza giapponese. L'identikit porta naturalmente ad Andrea Dovizioso, pilota 30enne di Forlimpopoli, reduce da una stagione tra luci ed ombre che ha chiuso al 5° posto con 171 punti. L'anno è stato piuttosto buio nella sua prima parte, quando la sfortuna si era accanita contro il Dovi, dal momento che dopo il gran secondo posto iniziale in Qatar è stato vittima di contatti in Argentina e ad Austin rispettivamente con Iannone e Pedrosa che hanno compromesso il suo campionato. Tuttavia non mancano le note positive, in quanto ha conquistato 4 podi e soprattutto la vittoria in Malesia, vittoria che gli mancava da ormai troppo tempo.
Su La Gazzetta dello Sport odierna è presente un'intervista a Dovizioso, che innanzitutto descrive il suo momento e quello della Ducati, dicendo che "questo inverno sarà molto più tranquillo. La vivo meglio perché da metà stagione ho fatto un click che mi ha fatto finire la stagione in modo positivo, dopo una parte centrale dove le cose non erano andate benissimo. E questo in ottica futura è buono. Poi, il cambio di compagno sarà positivo un po’ per tutti. Abbiamo finito la stagione vicino ai migliori e questo deve farci pensare in grande, a casa gli ingegneri lavorano tanto, li sento spesso e la prossima settimana andrò a Bologna anche per la cena di Natale". La moto 2017 a suo dire ancora non lo soddisfa del tutto perchè la guidabilità deve ancora fare un passo in avanti, ma Dovi non si pone limiti per la prossima stagione, affermando che "non è importante vincere in Qatar, perchè noi vogliamo giocarci il campionato, manca ancora un piccolo passo, ma il lavoro negli ultimi anni è stato buono, se continueremo così..."
Non mancano le domande su suo vecchio compagno di squadra Iannone, e su quello che occuperà il suo stesso box, cioè Lorenzo. "Iannone non mi mancherà, - dice il pilota di Forlimpopoli - anche se lui mi è servito da sprono, visto che è un pilota molto veloce e averlo come compagno mi è piaciuto. Ma l’atteggiamento di Andrea e di tutto il suo gruppo... Per me il rispetto delle persone è importante, e il suo gruppo e soprattutto lui non ne hanno. Con Lorenzo ho parlato solo prima dei test di Valencia, poi non c'è più stato tempo".