Non è sicuramente una delle migliori stagioni per Jorge Lorenzo, terzo in classifica generale con 192 punti, con un ritardo dal suo compagno di squadra Rossi pari a 24 punti. Al di là di dati spiccioli e di statistiche varie, è possibile notare come in questa stagione più dei risultati ciò che sta mancando al pilota maiorchino è il feeling con la sua Yamaha M1 2016, la quale pur avendo perso il margine di vantaggio che aveva a inizio stagione sulle altre moto viene portata in alto da un efficacissimo Valentino Rossi, che si trova molto più a suo agio in sella rispetto al suo compagno.
Volendo andare più a fondo, bisogna precisare che Lorenzo non soffre la M1 di per sè, ma l’accoppiata M1 e Michelin, gomme che da quest’anno equipaggiano tutte le moto nella classe regina del motomondiale; infatti negli anni precedenti Jorge ha ottenuto successi su successi con la M1, spesso riuscendo a portarla più al limite rispetto a quanto fosse in grado di fare Rossi. Michelin dal canto suo sta provando a migliorare le sue mescole in quanto a feeling trasmesso a chi sta in sella, dal momento che in questo primo anno di fornitura di lamentele ne sono giunte da tutti i piloti in modo piuttosto univoco (come a Motegi dove i due centauri della Yamaha sono caduti senza aver avuto nessun segnale di avvertimento dall’anteriore). Anche a Phillip Island in gara lo spagnolo non è sembrato in grado di spingere al massimo, simbolo di un feeling ancora una volta non ottimale, mentre invece Rossi è stato protagonista di una grande rimonta, totalmente in controllo della moto.
Le cose vanno ancora peggio per Lorenzo quando l’asfalto è bagnato e soprattutto freddo, condizioni in cui non riesce proprio a mantenere la sua competitività. Quest’anno si sono avute gare sul bagnato in cui quanto detto è stato piuttosto evidente, con il maiorchino impelagato nelle retrovie, lontano a volte anche dalla zona punti. Alcuni, maliziosamente, affermano che Jorge sia già con la testa in Ducati o che Yamaha non gli fornisca lo stesso trattamento riservato al suo compagno di squadra a partire dal momento in cui è stato ufficializzato il passaggio alla casa italiana per la prossima stagione; sono con tutta probabilità stupidaggini, in quanto un pilota è sempre alla ricerca di vittorie per gloria personale e dal momento che un team come Yamaha non avrebbe alcun vantaggio ad applicare una discriminazione tra i due piloti.
Lorenzo per uscire da questo momento negativo deve lavorare su se stesso mentalmente, perché ancora è di fatto in lotta con Rossi per la seconda posizione finale nel mondiale seppur con un ritardo importante a 2 gare dalla fine, e perché la sfida che lo attende il prossimo anno in Ducati sarà molto impegnativa, una sfida che tuttavia un campione dotato di talento come lui può essere in grado di vincere.