Quando ormai il Motomondiale si incammina verso le battute finali di questo splendido campionato, la lotta per il titolo iridato è ancora aperta. A dirlo è la matematica, che tiene ancora in vita Rossi, che può crederci anche in base agli ultimi risultati. Il campionato però pare indirizzato verso Marquez che, da molto irruento negli anni precedenti, ha cominciato ad usare la testa dopo aver accumulato un grande vantaggio. Dopo il secondo posto di Rossi e il quarto di Marquez a Misano Adriatico, i punti che distanziano i due rivali ora sono 43. Il Dottore sta andando veramente forte, anche in qualifica si posiziona nelle piazze alte della griglia e sta dando fondo a tutte le sue forze, ma lo spagnolo resiste ed è un metronomo, una macchina da gara che ha visto una sola sbavatura grave, quella a Le Mans dove ha raccolto la miseria di 3 punti.
Su questo campo, Rossi ha lasciato molto per strada. In ben due gare non ha visto la bandiera a scacchi a causa di cadute e di errori banali, che un pilota esperto come lui non dovrebbe commettere. Le gare diventano addirittura tre se a queste aggiungiamo anche il Mugello, dove il Dottore ha subito la rottura del motore, e a vincere fu Lorenzo in volata su Marquez.
Proprio Lorenzo, che ad inizio stagione sembrava lanciatissimo verso il secondo titolo consecutivo, da Assen ha cominciato a tentennare, la sua spia si è spenta e lui è caduto inesorabilmente indietro, raccogliendo pochi punti e finendo fuori dalla lotta per il titolo.
Cinque gare al termine, un vantaggio per Marquez che è ancora buono con Rossi che, da buon cacciatore vuole azzannare la sua preda e vincere il decimo mondiale.