Si inizia a fare sul serio al Mugello. Inficiato il primo turno di prove dall'asfalto umido, che ha impedito riscontri significativi (e dissuaso, tra gli altri, Marquez e Lorenzo dal salire in sella), le seconde libere hanno visto il ritorno alla consueta routine, con le prime verifiche di set up, passo gara e time attack.
Il primo, vero confronto porta la firma di Andrea Iannone. Il pilota di Vasto ha fermato il cronometro sull'1'47"696, unico sotto il muro dell'1'48. Un exploit rabbioso, assecondato a dovere dai cavalli della sua Ducati GP16 che qui contano più che altrove (345,4 km/h la sua velocità di punta); e, va detto, con la mente finalmente sgombra dai tiramolla del mercato che tanto lo hanno influenzato nella prima parte dell'anno.
Alle sue spalle regna l'equilibrio, con ben 9 piloti racchiusi nel fazzoletto di 3 decimi. A guidarli, manco a dirlo, Jorge Lorenzo, staccato però di quasi mezzo secondo dall'abruzzese e davanti alla terza Ducati guidata per l'occasione dalla wild-card Michele Pirro. Ottima la presa di contatto per il pugliese, già alla quarta esperienza dopo aver sostituito l'infortunato Petrucci in Pramac per i primi tre round stagionali.
Terza fila virtuale occupata da Aleix Espargaro, Marc Marquez e Valentino Rossi. Il 5° tempo del Cabroncito salva solo parzialmente il bilancio Honda di questa prima giornata, ma pare come al solito più figlio del guizzo del suo funambolo che di una reale competitività al vertice. Prova ne è il 9° tempo di Crutchlow e l'11° di Pedrosa, mai nel vivo nonostante la fresca riconferma in squadra.
A chiudere la top ten Vinales, Redding, Crutchlow e Pol Espargaro, a 0.7" dalla vetta e, come detto, 3 decimi appena dalla seconda piazza di Lorenzo. Attardato Dovizioso, 12° dietro la seconda Ducati Pramac di Petrucci (avendo però rinunciato alla gomma nuova nel finale) e afflitto da dolori al collo. Da segnalare, infine, la caduta senza conseguenze per Eugene Laverty in curva 1.
Appuntamento a domani alle ore 9.55 per la terza sessione di libere.