Non finisce come sperato il Gran Premio delle Americhe per Valentino Rossi. Difficile battere Marc Marquez, che ad Austin ha veramente fatto la differenza, ma il Dottore aveva sicuramente il potenziale per potersela giocare. La sua gara però è finita nella ghiaia, dopo soli tre giri. Un risultato deludente per il pilota della Yamaha, che non è riuscito ad essere incisivo come avrebbe voluto, commettendo un piccolo errore che però gli è costato caro.

Uno zero in classifica per il Dottore, che era apparso in difficoltà già da subito. Scattava dalla terza casella, ma già nei primi metri si è trovato a combattere con qualcosa che non andava, facendosi sorpassare da più piloti. Il pesarese ha poi spiegato che la causa è da ricercare nella frizione, che si è bruciata in partenza. È stata una (breve) gara complicata già all’avvio, come afferma: “In partenza ho bruciato la frizione. Ero in terza posizione, ma scivolavo tantissimo e sono stato costretto a dare metà del gas sul rettilineo, così ho perso qualche posizione. La frizione bruciata è dipesa dal software, c’era qualcosa che non andava nella mappatura. Però ho provato a farla raffreddare e a stare calmo per un po’”.

foto: motogp.com
foto: motogp.com

Ma la vera delusione non sta nell’inconveniente. Al terzo giro Rossi si è tagliato fuori dalla lotta per il podio, scivolando e chiudendo con largo anticipo la sua gara. Il nove volte Campione del mondo non collezionava uno zero dal Gran Premio di Aragón del 2014 e ad Austin ha interrotto la lunga striscia di gare a punti. Persa così anche la seconda posizione in classifica, a favore del compagno di squadra che gli balza davanti, alla caccia di Marquez, saldamente al comando. Domenica da dimenticare dunque per Rossi, che ammette di aver commesso un errore, che lo ha poi portato alla caduta: “All’inizio del terzo giro, mentre entravo in curva 2, ho fatto una linea un po’ diversa, ho preso una buca e si è chiuso lo sterzo. Così sono caduto. Non pensavo di andare così forte, ma credo di aver sbagliato a valutare. È un peccato, perché potevamo far bene, oggi eravamo veloci”. Nell’analisi della scivolata il pilota di Tavullia aggiunge: “La Michelin non perdona. Se con le Bridgestone non perdevi mai il controllo, con le Michelin non c’è margine di errore, dobbiamo imparare a gestirle bene”.

Il dispiacere di non aver concluso la gara sta anche nel potenziale che aveva: “In questi giorni sono andato forte in Texas, ero veloce come non lo ero mai stato. Ho fatto delle buone prove ed in qualifica ho finito terzo. Mi sentivo bene, ero forte in staccata, avevo un bel grip”. Valentino Rossi lascia gli Stati Uniti senza un punto, ma guarda a Jerez con fiducia, consapevole di quanto può in realtà far bene: “In Qatar sono andato bene, ho chiuso quarto, ma ero lì, poi in Argentina sono arrivato secondo, aiutato da un pizzico di fortuna, e qui in Texas potevo fare una bella gara. Però so che la Yamaha ha un buon assetto ed ora arrivano le gare in Europa, correremo su circuiti più favorevoli alla nostra moto e sappiamo di poter fare la differenza”.