E anche questa stagione del Motomondiale è stata archiviata. Tra polemiche e contro-polemiche lo scettro di Campione del Mondo di MotoGP è andato a Jorge Lorenzo, autore e uno dei protagonisti di un emozionante sfida. Il pilota della Yamaha, al suo quinto titolo mondiale, è il compagno di squadra dell’italiano Valentino Rossi con cui si è giocato il tutto per tutto ieri a Valencia, nell’ultima gara di questo 2015.
Ripercorriamo la carriera del maiorchino (nome completo Jorge Lorenzo Guerrero), nato a Palma di Maiorca il 4 maggio nel 1987.
Il piccolo Lorenzo comincia nel 1991 (all’età di 4 anni) il suo primo campionato di minicross e l’anno successivo inizia con le minimoto. Dal 1993 al 1995 diventa Campione per tre volte al Campionato minicross delle Baleari. Quando ha solamente 10 anni partecipa alla Coppa Aprilia, che vince nel 1998 e nel 1999 con moto rispettivamente da 50 e da 125cm³
A 13 anni Lorenzo ottiene una deroga dalla Federazione Motociclistica Spagnola per correre il Campionato Spagnolo di Velocità e finisce la stagione con 22 punti. Nel 2000, l’anno seguente, corre nel Campionato Europeo classe 125 e conclude sesto in classifica, mentre nel campionato Spagnolo dello stesso anno conclude al quarto posto.
Il 2002 è l’anno dell’esordio nel Motomondiale classe 125 con il Team Caja Madrid Derbi Racing, grazie a Giampiero Sacchi, allora responsabile del reparto corse del Gruppo Piaggio. Ha dovuto attendere di scendere in pista il sabato della terza gara della stagione, perché l’età minima per correre era di quindici anni e quindi ha debuttato a Jerez de la Frontera il 4 maggio 2002, giorno del suo compleanno. Nella stagione ottiene un 7° posto in Brasile e termina con 21 punti, al 21° posto. Nel 2003 c’è un bel miglioramento ed è chiaro che questo ragazzo farà grandi cose; è l’anno in cui arriva la sua prima vittoria, nel GP del Brasile, una pole position e un terzo posto in Malesia. Nel 2004 fa ancora meglio, colleziona tre vittorie (Olanda, Repubblica Ceca e Qatar), un secondo posto in Australia, tre terzi posti (Francia, Gran Bretagna e Portogallo) e due pole position (Catalunya e Qatar) e conclude 4° con 179 punti. Nel 2005 passa al campionato del mondo 250 con il team Fortuna Honda, e chiude 5° con 167 punti, grazie a quattro secondi posti (Italia, Repubblica Ceca, Qatar e Comunità Valenciana) e due terzi posti (Olanda e Australia). Nella stagione 2006 è alla guida di una Aprilia RSV 250 e fa un’annata incredibile che lo porterà a vincere il suo primo Mondiale dopo una dura lotta con Andrea Dovizioso durata fino all’ultimo GP. Otto sono state le vittorie (Spagna, Qatar, Italia, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Malesia e Australia), un secondo posto (Catalunya) e due terzi posti (Germania e Giappone). Nel 2007 si riconferma Campione del Mondo 250 sempre col team Fortuna Aprilia (312 punti), conquistando il titolo in Malesia al penultimo appuntamento della stagione con un terzo posto. Nove le vittorie (Qatar, Spagna, Cina, Francia, Catalunya, Olanda, Repubblica Ceca, San Marino e Australia).
Il 2008 è l’anno del passaggio in MotoGP, e approda nella classe regina nel Team Fiat Yamaha, con compagno di squadra Valentino Rossi. Il 13 aprile, dopo aver conquistato la sua terza pole position in questa stagione, vince in Portogallo davanti a Dani Pedrosa ed al compagno di squadra Valentino Rossi. Il giorno dopo la gara si è sottoposto ad un intervento di fasciotomia al braccio destro a Barcellona per ridurre i problemi di irrigidimento dovuto alla sindrome compartimentale. La stagione è poi stata ricca di cadute e tra le varie ha rimediato la frattura di entrambe le caviglie. Il suo finale di stagione è andato in crescendo e porta a casa un 4° posto nella classifica iridata, con 190 punti. Altri piazzamenti sul podio sono stati: i secondi posti in Francia e San Marino e i terzi posti in Spagna e a Indianapolis. Nel 2009 è sempre in sella alla Yamaha. Indimenticabile il duello con Rossi nella gara di casa dello spagnolo, in Catalunya, in cui viene beffato proprio all’ultima curva. In agosto, pochi giorni prima del Gran Premio di Indianapolis, Jorge Lorenzo comunica ufficialmente di rimanere alla Yamaha anche nel 2010. Dopo la gara americana, il suo distacca da Rossi in classifica è di soli 25 punti e all’Estoril si riduce a soli 18 punti, ma per un errore si ritrova a partire ultimo in Malesia e, anche se è l’autore di una bella rimonta, deve abbandonare i sogni iridati perché Rossi finisce davanti a lui e vince il titolo. Nel corso della stagione ha vinto in Giappone, in Francia, ad Indianapolis e in Portogallo, totalizzando 261 punti.
Il 2010 inizia col secondo posto del Qatar e poi conquista due vittorie in Spagna e Francia diventando leader del mondiale. Durante le prove libere del Mugello Rossi si infortuna e rimane lontano dalle gare per sei settimane. La Domenica Lorenzo arriva secondo e successivamente, nei GP di Gran Bretagna, Olanda, Catalunya e degli Stati Uniti ottiene pole position e vittoria, in Germania invece è “solo” secondo. Trionfa anche in Repubblica Ceca, a Indianapolis è terzo, mentre al GP di San Marino è secondo. Diventa Campione del Mondo della MotoGP per la prima volta nella sua carriera il 10 ottobre grazie al terzo posto nel GP della Malesia, che gli ha dato la certezza matematica del titolo a 23 anni. Con quest’ultimo già in tasca non si è però accontentato e ha chiuso al secondo posto in Australia ed ha vinto in Portogallo e a Valencia. Termina la stagione con un totale di 383 punti, portando a termine tutte le diciotto gare in calendario senza mai ritirarsi, giungendo in tutti i GP almeno al quarto posto. Un’annata davvero grandiosa!
Anche la stagione 2011 inizia col secondo posto del Qatar, mentre in Spagna vince. In Portogallo e Catalunya è secondo e in Italia è primo. In Germania giunge secondo, così come negli Stati Uniti. A San Marino è primo, al GP d’Aragona terzo ed in Giappone secondo. Salta i GP d’Australia, Malesia e Comunità Valenciana a causa di una lesione all'anulare della mano sinistra rimediata nel Warm up del GP.
Nel 2012 Lorenzo riesce a ottenere la vittoria nel GP che inaugura la stagione, quello del Qatar. Con altre cinque vittorie, dieci secondi posti, altre sei pole position e cinque giri veloci, Lorenzo con 350 punti conquista il quarto titolo mondiale della sua carriera e diventa il primo spagnolo a vincere due volte il mondiale nella classe MotoGP in Australia. Solamente in due occasioni si ritira ed in tutto l’anno ha fatto sedici podi su un totale di diciotto gare.
La stagione 2013, come negli ultimi anni, si apre in Qatar e qui Lorenzo inizia con pole position e vittoria. Nel GP delle Americhe ed in Spagna, mentre in Italia ed in Catalunya torna alla vittoria. Durante la seconda sessione di prove libere in Olanda cade, fratturandosi in modo scomposto la clavicola sinistra; da qui il mondo ha potuto vedere l’incredibile forza di questo pilota e di questo uomo. Torna in Spagna per operarsi, torna nuovamente in Olanda dove ottiene da parte dei medici il permesso di prendere parte alla gara chiudendo con un quinto posto. Non disputa il GP di Germania a seguito di una caduta nelle prove libere che gli ha causato una piega della placca inserita nella clavicola fratturata nel weekend di gara precedente. Trionfa in Gran Bretagna, a San Marino, Australia (50° vittoria in carriera), Giappone e Valencia. Chiude al secondo posto con 330 punti. A maggio 2013 il circuito di Jerez ha deciso di dare il nome di Lorenzo ad una curva, la numero 13. A ottobre riceve dal Ministero dell'istruzione, cultura e sport la medaglia d'oro dell'Ordine reale del merito sportivo.
Il 2014 non inizia bene per il vicecampione. Al primo giro del Qatar cade mentre era al comando, mentre ad Austin è autore di un jump start e viene penalizzato con un ride trough, che lo farà arrivare decimo al traguardo.
Solo due le vittorie, in Aragona ed in Giappone e svariati secondi posti. Termina al terzo posto della classifica iridata con 263 punti.
Arriviamo alla stagione 2015, che si è conclusa ieri. Partenza deludente, con un problema in Qatar con le protezioni interne del casco in Qatar, una leggera bronchite ad Austin ed una scelta sbagliata degli pneumatici in Argentina, che gli valgono due quarti ed un quinto posto finale. Dopo però abbiamo assistito ad uno straordinario poker di vittorie (Spagna, Francia, Italia e Catalunya), che probabilmente hanno contribuito di molto alla vittoria finale. In Olanda giunge terzo dopo un weekend complicato. In Germania chiude quarto e ad Indianapolis secondo, dopo un bel duello con il connazionale Marc Márquez. Vince in Repubblica Ceca e ad Aragon. Arriva terzo in Giappone e secondo in Australia. A Sepang giunge dietro alla Honda di Dani Pedrosa, ma il “dramma” si consuma dietro. Valentino Rossi e Marc Márquez stanno lottando per il podio, lo spagnolo è insistente e Rossi commette un’infrazione, così la gara di Márquez termina. Per la Direzione Gara Valentino dovrà partire dal fondo dello schieramento a Valencia. E così è stato. Onore al merito al nostro italiano che ha rimontato fino al quarto posto, ma non è bastato. Lorenzo ha tagliato per primo il traguardo ed è diventato per la quinta volta Campione del Mondo, mettendosi dietro le due Honda HRC di Márquez e Pedrosa.