Le prime dichiarazioni da Valencia sono all’insegna della moderazione, o quantomeno dell’evitamento. Vedremo se durerà. Nel frattempo i rivali al titolo e compagni di box Yamaha Valentino Rossi e Jorge Lorenzo si dicono pronti a far parlare la pista.
Con un orecchio ben rivolto a Losanna, s’intende, dove il Tas si pronuncerà a breve sulla sanzione inflitta al pesarese. Una sentenza che potrebbe far pendere la bilancia iridata in modo sostanziale. “Sto ancora aspettando di sentire la decisione del Tas – ha esordito Rossi - ma spero di poter fare un Gran Premio normale dove battagliare e lottare per il titolo, a pari condizioni, con Jorge”.
Fondamentale, ad ogni modo, non farsi distrarre dall’ambiente e rendere al meglio a visiera abbassata. “Sarà un weekend molto intenso e anche molto importante. Voglio solo pensare a quello che succederà in pista. Il mio obiettivo è lavorare al meglio delle mie capacità assieme alla squadra e ottenere il massimo da ogni sessione per presentarmi alla gara di domenica con tutto quello di cui ho bisogno per esprimermi al meglio. A Valencia ci saranno tanti tifosi e sono felice di questo. Proverò a fare del mio meglio in pista”.
Intenzioni condivise da Lorenzo, che professa ottimismo per lo score ottenuto in terra spagnola nel 2015. “E’ stata una stagione emozionante. In Malesia ho recuperato punti ma mi lascio dietro tutto quello che è accaduto e penso alla gara di domenica, spero che i tifosi ci diano tanta carica. Quest’anno ho vinto le tre gare che si sono disputate in Spagna e fare bene a Valencia sarebbe fantastico. Darò il massimo per conquistare il titolo”.
Le statistiche in pillole che i due vantano in classe regina nel GP della Comunità Valenciana.
Rossi ha trionfato al Ricardo Tormo in due occasioni, nel 2003 e 2004; vanta tre piazze d’onore colte nel 2002, 2009 e 2014 e tre terzi posti nel 2005, 2008, 2010. Beffardo il 13° posto del 2006, frutto della caduta alla curva 2 che consegnò l’iride nelle mani di Nicky Hayden.
Lorenzo vanta al pari di Rossi due successi, colti nel 2010 e 2013; un terzo posto (2009), due ritiri per caduta targati 2012-2014 e una mancata partecipazione, nel 2011, per una lesione all’anulare della mano sinistra rimediata nel warm up del GP di Australia che gli impedì di correre le restanti tre gare in calendario.