Siamo ora alla terzultima gara di questa stagione 2015, in dirittura d'arrivo anche per quanto riguarda la lotta per il titolo iridato, ancora aperta tra i due piloti ufficiali Yamaha. Si comincia con la conferenza stampa di oggi, a cui hanno partecipato Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP), Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP), Dani Pedrosa (Repsol Honda Team), Andrea Dovizioso (Ducati Team), Jack Miller (LCR Honda) e Danny Kent (Leopard Racing). Ecco le dichiarazioni rilasciate dai piloti, che alla fine hanno anche realizzato una foto tenendo in mano un cartello di incoraggiamento per Alex De Angelis, come sappiamo protagonista di un grave incidente a Motegi.

Come da molte gare ormai è Valentino Rossi il primo a rispondere alle domande di questa conferenza stampa: “Si tratta di una stagione difficile e lunga: stiamo lottando punto su punto fin dall'inizio, questo aumenta la motivazione ma mette anche molta pressione. Arriviamo con 18 punti di vantaggio che però possono anche essere pochi contando che mancano ancora tre gare. Mi piace molto questo tracciato, ci ho sempre ottenuto dei bei risultati. I rivali saranno molto forti, soprattutto Jorge che è sempre molto veloce qui. Sarà importante il lavoro in vista di domenica, ma lo sarà anche il tempo, perché in questi giorni potrebbe fare più freddo e alzarsi il vento, ma speriamo in una gara asciutta. È dall'inizio della stagione che abbiamo più o meno sei piloti possono salire sul podio, è sempre difficile fare dei calcoli, poi Dani ha fatto due grandi gare battendomi ad Aragón e vincendo a Motegi, ma anche Marc può fare bene, quindi non sarà una situazione facile. Questo è decisamente un anno più bilanciato e ancora aperto a tre gare dalla fine.” Interrogato poi sull'incidente di De Angelis riguardo a possibili novità sulle condizioni del pilota e sulla sicurezza dei tracciati, Rossi risponde così: “Ci sono belle notizie riguardo ad Alex, anche perché un mio amico ha parlato direttamente con lui: sta bene, la testa sta bene, ha ancora grossi problemi per le fratture e ci vorrà molto tempo per recuperare, ma parla ed è cosciente. Bisogna dire che è difficile a Motegi cadere dove è caduto Alex, è uno dei punti più pericolosi, così come quello in cui è caduto Pol Espargaró. In ogni caso Motegi è uno dei circuiti più sicuri, ma comunque ne parleremo in commissione.

Tocca poi a Jorge Lorenzo, ancora in lotta per il titolo anche i punti persi a Motegi complicano un po' la situazione: “Quest'anno sono successe tante cose: ora siamo alle tre gare finali, dobbiamo vincere se vogliamo recuperare e avere chances a Valencia. Dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto, per essere veloci ed essere in grado di lottare. Abbiamo visto le scorse gare, può fare bello per tutti i turni di libere e piovere solo domenica, ma dobbiamo pensare al futuro e concentrarci sul feeling della moto. Probabilmente quello di Phillip Island è il miglior tracciato in calendario, bello da guidare con dei punti divertenti: penso solo a godermela al massimo e fare del mio meglio.

La parola va ora a Dani Pedrosa, fresco vincitore della gara in Giappone: “Nelle ultime due gare ho ottenuto delle belle prestazioni e sono molto contento per questo, ma ora dobbiamo pensare alle ultime gare. Questo è stato un anno difficile per varie ragioni, ma nelle ultime gare siamo andati sempre meglio: speriamo di continuare così e conquistare una buona posizione in campionato a fine stagione. Mano mano che passano i giorni dall'intervento mi sento meglio, cercheremo di mantenere il livello alto fino alla fine. Il circuito di Phillip Island è molto bello, ma è difficile trovare il set up ed il bilanciamento giusti per mantenere bene le gomme, anche perché è un circuito corto e si fanno molti giri, quindi bisogna anche mantenere la concentrazione alta per tutto il tempo. Abbiamo avuto molti alti e bassi quest'anno a seconda del layout della pista in cui ci siamo trovati, ma possiamo migliorare molto rispetto a quanto stiamo mostrando. Ho cambiato meccanici rispetto all'anno scorso, ma ho avuto problemi fisici molto presto e ci è voluto un po' per unirci come team, non sapevamo come lavorare sui problemi: ora abbiamo più esperienza con la moto, sappiamo come muoverci e le cose stanno migliorando.

Si passa ora ad Andrea Dovizioso, che viene da un quinto posto in Giappone che però non lo lascia del tutto soddisfatto: “A Motegi la nostra velocità era buona, era difficile stare soprattutto con le Yamaha, ma ci sono stati degli aspetti positivi sulla moto. Avrei voluto andare meglio sul bagnato, ma non c'era così tanta pioggia in pista e non sono andato così bene come mi sarei aspettato. Certo abbiamo ottenuto una buona quinta posizione, ma il distacco è stato grande e non sono così soddisfatto. Stiamo ancora lavorando molto per migliorare la moto. Questa pista è differente, dobbiamo trovare il set up giusto per far lavorare bene le gomme e speriamo di essere veloci anche qui. Le moto sono molto migliorate rispetto alle altre stagioni, soprattutto la Yamaha: i piloti stanno lottando per il campionato e hanno alzato ancora il livello. Honda forse più in difficoltà quest'anno per una serie di ragioni, ma Dani è tornato e Marc è molto veloce, anche con loro si è alzato parecchio il livello di competizione.” Per quanto riguarda poi la sicurezza dei circuiti anche in seguito all'incidente di De Angelis, Dovizioso risponde così: “Sicuramente è difficile rendere sicuro un tracciato al cento per cento. È chiaro che cerchiamo ogni weekend di migliorare la situazione, ma non possiamo cancellare i rischi nel nostro sport. Possiamo solo cercare di capire dove è possibile migliorare, ma comunque ne parleremo.

Tocca ora a Jack Miller, rookie e pilota di casa, al suo primo appuntamento con una MotoGP sul 'suo' tracciato: “Non ci aspettiamo molto: è il mio primo anno in MotoGP e questa è una pista difficile anche per il vento, ma cercheremo di fare del nostro meglio, potremmo anche trovarci bene qui con questa moto.” Conferma poi le voci riguardanti il suo futuro: “L'anno prossimo sarò con Marc VDS: sarà un nuovo capitolo per la mia carriera. Quest'anno comunque siamo andati bene, abbiamo avuto un buon pacchetto, e voglio ringraziare Lucio [Cecchinello] e la squadra per l'opportunità e il supporto. Non verranno tutti i miei meccanici con me, sarà una cosa nuova anche per questo.” Tornando poi all'attualità: “Certo, è stata una stagione difficile venendo dalla Moto3, ma è normale perché il livello è molto alto. Motegi non è stata una bella gara per le condizioni difficili, come hanno detto tutti. Per questo weekend non si può mai sapere, vedremo.

Si chiude il giro di domande con Danny Kent, leader iridato Moto3 che a Phillip Island ha una nuova occasione di coronarsi campione del mondo: “In Giappone abbiamo avuto la prima chance per vincere il campionato, ma non è stato possibile. Qui abbiamo un'occasione ancora più importante, la motivazione è molto alta, vedremo. È difficile lottare per un campionato, sarà una gara nervosa di sicuro, se vincessimo avrei sicuramente meno pressione per le prossime gare, anche se nessuno può mettermi più pressione di me. Qui ci saranno condizioni particolari, dipenderà anche dal vento, ma è un circuito in cui mi diverto. Nelle ultime gare siamo andati un po' peggio rispetto all'inizio, anche perché siamo stati più attenti e abbiamo pensato a portare a casa punti in ottica campionato: credo che abbiamo fatto un bel lavoro.