Il Gran Premio d’Italia è ormai celebre per essere terreno di conquista di Valentino Rossi. Qui il Dottore ha vinto per sette anni consecutivi in classe regina, diventando l’unico pilota a vincere così tanto al Mugello . L’ultimo trionfo risale al 2008, anno in cui conquistò il titolo mondiale, il penultimo fino ad ora. Dopo l’infortunio del 2010 e gli anni bui in Ducati, il pesarese è tornato a dominare le scene quest’anno, con una competitività incredibile per gli anni che ha. La consapevolezza e la maturità di Rossi sono ormai un segno distintivo delle sue gare: sa quando è il momento di affilare le lame del coltello e combattere e quando invece è ora di riporre la spada del guerriero per accontentarsi. Lo ha dimostrato oggi, per l’ennesima volta, al Mugello. Arrivava in Italia da leader, ma il weekend non è andato come avrebbe voluto e ha dunque raccolto punti preziosi senza cercare di strafare.
Il calore dei tifosi si è fatto sentire oltremodo tra le colline di Borgo San Lorenzo (a volte sfociando in fischi poco consoni a questo sport) e Valentino Rossi sapeva di essere debitore a quelle persone che tanto hanno reso magica l’atmosfera in circuito, come accade ogni anno. Arrivato al Gran Premio di casa si era sbilanciato, sostenendo di non pensare al campionato in una gara così emotivamente importante: “Penserò solo a vincere la gara”. Così non è stato ed ha assistito allo strapotere di un ritrovato compagno di squadra, superiore a tutto il resto della concorrenza durante l’intero weekend, detentore di un passo gara decisamente irraggiungibile e a tratti imbarazzante. Jorge Lorenzo ha vinto in casa Rossi, riducendo il distacco in classifica generale a sole sei lunghezze. Ma Valentino vola verso Barcellona da leader, consapevole di non essere stato all’altezza della situazione. Non è riuscito a fare bottino pieno anche per ringraziare il suo pubblico, ma ha saputo capire che non era il momento giusto.
Per Rossi è stato un weekend complicato: non il solito in ascesa, ma un vero e proprio fine settimana in salita, sommerso da difficoltà a tratti inaspettate che hanno compromesso una gara a cui teneva particolarmente. Attardato durante le prove libere, in qualifica non è riuscito a trovare il guizzo necessario per stare davanti. Solo un ottavo piazzamento in griglia di partenza, con l’incognita warm up. Nessun miglioramento nemmeno la domenica mattina, di solito miracolosa per il Dottore e dunque gara complicata già dall’avvio. In partenza non riesce ad ottenere uno spunto buono, arrivando così all’unica via della gara in rimonta, a cui ci ha abituati.
Ecco che, nonostante le difficoltà con le gomme e qualche problema, Valentino Rossi tira fuori le unghie e va a prendersi un terzo gradino del podio, per lui importante in chiave campionato ed in senso emotivo. Lo doveva a se stesso, al suo pubblico e ad un Mondiale che resta comunque dalla sua parte. Valentino non nasconde però la preoccupazione per l’eccellente stato di forma di Jorge Lorenzo, che ora sembra insidiarlo senza remore. Il pluricampione lascia la Toscana comunque soddisfatto di un risultato che, anche se in parte, è riuscito a capovolgere: “Per come si era messa la gara, questo è un ottimo risultato. Per tutto il weekend ho avuto grosse difficoltà, ero lento ed è stato il più complicato dell’anno insieme a Jerez. La moto comunque va bene, visto anche quanto è forte Lorenzo. Siamo ancora davanti, ma lui vince e si avvicina, quindi dobbiamo cercare di essere sempre più competitivi. Qui ho avuto problemi con la gomma davanti, ma penso di non essere stato l'unico. A parte Jorge, infatti, il ritmo di tutti è stato molto basso. Noi però siamo stati sempre in difficoltà e abbiamo provato a migliorare qualcosa in vista della gara. Ma sinceramente è stata molto dura e non sono riuscito ad essere efficace. Avevo grandi difficoltà nelle uscite a sinistra e dopo pochi giri la moto slittava già molto”.