L’anno scorso aveva sfiorato il titolo, mancatogli poi per appena mezzo punto, e quest’anno non ha sbagliato: Tom Sykes è diventato Campione del Mondo SBK all’ultimo appuntamento del Mondiale 2013, tenutosi a Jerez. Un risultato che ha qualcosa di storico anche per la sua squadra: era il 1993 infatti quando Kawasaki ottenne il suo ultimo mondiale con il pilota statunitense Scott Russel. Un ventennio di insuccessi interrotto dall’inglese di Huddersfield, che ha riportato il titolo a casa della verdona di Akashi.
Classe 1985, Thomas Edward Sykes comincia a fare sul serio nel 2003, quando disputa un paio di gare nel campionato britannico Superbike e corre come wild card nel campionato mondiale Supersport, chiudendo con quattro punti al trentunesimo posto. Nel 2005 esordisce nel campionato britannico Supersport, rimanendoci anche l’anno successivo e chiudendo la stagione in seconda posizione. Nel 2006 disputa anche la GSX-R Cup, concludendo settimo con una vittoria e 45 punti. il 2007 è l’anno del ritorno al campionato nazionale Superbike. Finirà la stagione in sesta posizione, con cinque podi e una pole position come risultati di rilievo. L’anno successivo è nuovamente nella stessa categoria e chiuderà in quarta posizione iridata, vincendo tre gare e ottenendo qualche podio
Il 3 agosto 2008 Tom Sykes esordisce come wild card nel campionato mondiale Superbike durante il Gran Premio disputatosi sul circuito di casa di Brands Hatch, ma non gli va molto bene. In gara 1 è costretto al ritiro dalla rottura del radiatore, mentre in gara 2 ottiene la settima posizione. Poco più di un mese dopo ottiene una nuova wild card per il GP di Donington: in gara 1 ottiene il secondo posto, primo podio mondiale per lui, mentre in gara 2 conclude decimo. Nel 2009 disputa la sua prima stagione completa nel mondiale Superbike a bordo di una Yamaha R1; il suo miglior risultato stagionale è un quarto posto ad Assen e chiude l’anno al nono posto in classifica iridata. A fine anno viene ingaggiato dal team ufficiale Kawasaki Racing, squadra in cui corre tutt’ora: i suoi migliori risultati stagionali saranno la prima pole position mondiale e il quarto posto ottenuti in gara 2 a Imola. Nel 2011 arrivano una nuova pole position a San Marino e la prima vittoria mondiale al Nürburgring, mentre nel 2012 compie grandi progressi: ottiene nove superpole, quattro vittorie e tredici podi complessivi, concludendo il mondiale in seconda posizione, dietro al campione del mondo Max Biaggi per solo mezzo punto.
Il 2013 è il suo anno. Esordisce, con costole e polso rotti, con un doppio quinto posto a Phillip Island, ma da quel momento, considerando che gli unici ritiri sono per guasti tecnici alla sua Kawasaki, difficilmente scende dal podio in gara. Con 9 vittorie, di cui tre doppiette a Donington, Imola e Le Mans, 18 podi complessivi e 8 pole position in 14 appuntamenti, Tom Sykes conclude la stagione a Jerez con un terzo e un secondo posto portando i punti in classifica iridata a 447, 23 in più del rivale diretto Eugene Laverty, e ottenendo quel titolo tanto agognato.
È un Sykes visibilmente emozionato quello che abbraccia tutto il suo team al parco chiuso e che poi sale sul podio: “Le parole non possono descrivere quello che provo. Di solito sono una persona molto equilibrata, ma dopo Magny Cours ci sono stati dei momenti in cui la mia mente ha iniziato a sognare. Mentre ci pensavo ho avuto la pelle d’oca, è stato magico solo sognare che anche io potessi diventare Campione del Mondo. Ma quello è niente in confronto a quello che sento adesso, dopo aver veramente vinto il titolo. In gara 2 era mia intenzione fare bene, ma sapevo che sarebbe stato difficile fare meglio di gara 1 perchè tutta la mia energia se ne era come andata dopo la prima corsa. Speravo di essere più vicino a quelli davanti, ma non mi aspettavo di vincere. Credo che questo fosse la gara di Eugene [Laverty], anche se la mia Ninja ZX-10R andava molto bene. Considerando tutto, devo essere molto felice oggi. Campione del Mondo e podio nelle due gare, e devo dire che è stato un vero piacere correre con questi ragazzi quest’anno. E’ stato un bene per il campionato che tutto si sia deciso di nuovo all’ultimo round, soprattutto su questo bellissimo circuito e con questi tifosi meravigliosi. La mia squadra è in gran parte spagnola, quindi è la gara di casa per loro. La vittoria del campionato non è stata ancora completamente assorbita, ma lo sarà presto, ne sono sicuro.”