L’Aprilia torna al trionfo all’Istanbul Park con la doppietta di Eugene Laverty. L’irlandese ha beffato in entrambe le gare il leader del mondiale Tom Sykes, che ha tentato invano la fuga. Il Campionato è così riaperto e cruciali saranno le prossime sei gare per i contendenti al titolo. In Gara 1 il pilota dell’Aprilia ha trionfato davanti al nostro Marco Melandri, autore di una splendida rimonta, e al pilota in testa al mondiale, Tom Sykes, che è salito sul gradino più basso del podio. Bel debutto di Toni Elías, che ottiene un buon sesto piazzamento all’esordio con il team Red Devils Roma. Si conferma Laverty in Gara 2, che vince davanti a Sykes e al compagno di squadra Sylvain Guintoli. Un po’ più in difficoltà Marco Melandri, che finisce subito sotto il podio, dopo una bella lotta nelle fasi iniziali con Elías, che in Gara 2 ha tagliato il traguardo in quinta posizione.
Il weekend turco, oltre che dal’egemonia dell’Aprilia, è stato costellato da cadute e da infortuni, che hanno decisamente decimato la griglia di partenza. Si inizia da Loris Baz, che si è presentato a Istanbul ancora convalescente dopo la rovinosa caduta al Nürburgring che gli ha procurato un infortunio alla schiena. Sembrava che fosse in grado di correre, ma i medici in circuito non l’hanno dichiarato idoneo, costringendolo a restare al box. Durante le prove Camier cade procurandosi sette fratture al piede. Non hanno avuto più fortuna tre piloti Ducati, Checa, Neukirchner e Badovini, caduti nella stessa modalità: allo spagnolo sono stati riscontrati la rottura dello scafoide e una costola incrinata, mentre il tedesco si è fratturato la mano. Più fortunato è stato Badovini, che nonostante una caviglia gonfia ha preso parte alla gara.
Gara 1 - Scatta il semaforo e Sykes, poleman, resta in testa, seguito a ruota dall’Aprilia di Laverty e da Giugliano, che si trova subito spalla a spalla con l’inglese. Un po’ in difficoltà sembrano le due BMW di Melandri e Davies, che sono più attardati e se la giocano con Giugliano, scivolato in quinta posizione. Sykes tenta la fuga e il gruppo si sfalda un po’. Le Aprilia, perlomeno all’inizio, non sembrano avere il passo della Kawasaki e Sykes, oltre a far segnare il giro più veloce, guadagna decimi sul secondo, Laverty. Ma l’irlandese non ci sta e lo riagguanta, per poi tentare il sorpasso. Sykes resiste fino al dodicesimo giro, in cui Eugene Laverty affonda l’attacco e si porta in testa alla gara. Intanto è iniziata la rimonta di Melandri, che si porta in terza posizione dopo aver passato Guintoli. La determinazione del pilota della BMW lo porta fino a Tom Sykes, che passa ad un paio di giri dalla fine. Eugene Laverty è il primo pilota a tagliare il traguardo, davanti a Melandri e Sykes, mentre a Sylvain Guintoli va la medaglia di legno. Arrivo in volata per Giugliano ed Elías, protagonisti di una bagarre ai limiti del regolamento che vedono lo spagnolo salvare una caduta sul rettilineo. Bella gara anche quella di Cluzel, settimo, mentre Davies chiude ottavo. Chiudono la top ten Haslam e Fabrizio, rispettivamente nono e decimo.
I tempi dei primi dieci in Gara 1
01. Eugene Laverty – Aprilia Racing Team 18 giri in 34’57.650
02. Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 2.009
03. Tom Sykes – Kawasaki Racing Team + 3.432
04. Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team + 3.919
05. Davide Giugliano – Althea Racing + 15.830
06. Toni Elias – Red Devils Roma + 15.945
07. Jules Cluzel – FIXI Crescent Suzuki + 16.921
08. Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 21.491
09. Leon Haslam – Pata Honda World Superbike Team + 40.186
10. Michel Fabrizio – Pata Honda World Superbike Team + 40.218
Gara 2 – Parte molto bene Sykes, che conserva la testa della gara, mentre Guintoli gli si fa sotto immediatamente. C’è subito bagarre tra Elías e Giugliano, così come si erano lasciati in Gara 1. Quest’ultimo ha la meglio e va a prendersi la quarta posizione, dietro a Laverty, costretto ad inseguire il suo compagno di squadra e l’inglese della Kawasaki. L’irlandese si porta subito all’attacco del francese, passandolo e tentando di andare a prendere Sykes, che nel frattempo ha messo un secondo di distacco tra sé e gli inseguitori. Nelle retrovie, Elías fa fuoco e fiamme e parte il duello con Melandri, alla ricerca disperata di una rimonta. Il pilota della BMW riesce a passare lo scatenato debuttante in Superbike e tenta in tutti i modi di andare a prendere i primi tre piloti. Intanto Sykes non può stare tranquillo, perché il ritardo di Laverty diminuisce giro dopo giro e infatti, alla dodicesima tornata, il pilota dell’Aprilia fa il sorpasso decisivo, portandolo a buon fine e mettendosi in testa alla gara. L’alfiere della Kawasaki tenta il più possibile di non perdere terreno da Laverty, ma quest’ultimo è troppo veloce e riesce a mettere tra sé e Tom quel margine sufficiente che gli consente di arrivare a fine gara relativamente tranquillo. Così è: Laverty è il primo pilota a tagliare il traguardo, facendo così una doppietta che lo rilancia in Campionato. Tom Sykes si deve accontentare del secondo posto, davanti a un Guintoli un po’ attardato ma comunque terzo. Subito sotto al podio Marco Melandri, che con la sua BMW chiude la gara davanti allo splendido esordiente Elías.
I tempi dei primi dieci in Gara 2
01. Eugene Laverty – Aprilia Racing Team 18 giri in 34’58.775
02. Tom Sykes – Kawasaki Racing Team + 1.708
03. Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team + 4.052
04. Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 10.860
05. Toni Elias – Red Devils Roma + 12.171
06. Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 12.396
07. Jules Cluzel – FIXI Crescent Suzuki + 17.434
08. Leon Haslam – Pata Honda World Superbike Team + 17.683
09. Davide Giugliano – Althea Racing + 25.770
10. Michel Fabrizio – Pata Honda World Superbike Team + 38.735
La classifica
01. T. Sykes 323
02. S. Guintoli 315
03. E. Laverty 297
04. M. Melandri 290
05. C. Davies 239
06. L. Baz 180
07. J. Rea 176
08. M. Fabrizio 168
09. J. Cluzel 141
10. D. Giugliano 139