Sotto il cielo nuvoloso di Brno, Mika Kallio torna a vincere dopo cinque anni e tante difficoltà professionali e personali. Il finlandese si riscatta, mettendosi dietro il favorito Nakagami, che partiva dalla pole e che è arrivato secondo, e lo svizzero Luthi, che ha conquistato il secondo gradino del podio. Espargaró ha ottenuto un buon quarto posto, che gli fa recuperare qualche punto sul leader iridato Scott Redding, in evidenti difficoltà questo weekend e solo ottavo al traguardo. Anche Esteve Rabat, terzo pretendente al titolo, recupera un punto sull’inglese, concludendo la sua gara in settima posizione.
LA GARA- All’avvio scatta bene Nakagami, che tiene la prima posizione e prova immediatamente a fuggire, favorito anche dalla bagarre che si accende tra Kallio ed Espargaró. Il pilota giapponese del team Italtrans dopo un paio di giri ha mezzo secondo di vantaggio sugli inseguitori, che giro dopo giro aumentano facendosi sempre più arrembanti. Intanto Nakagami perde terreno, fino a farsi recuperare da Kallio, che lo passa andando a prendersi la testa della gara, mentre nelle retrovie assistiamo ad un recupero di Redding. Anche Terol inizia a farsi vedere, passando Aegerter e successivamente Pol Espargaró. Lo spagnolo del team Aspar, veloce e incisivo, riesce a beffare anche Nakagami e Kallio, andandosi poi a prendere la prima posizione. Terol tenta la fuga, anche se invano. Infatti Kallio e un ottimo Luthi, che nel frattempo ha passato Nakagami, lo riprendono e a metà gara scatta la lotta per la prima posizione tra lo spagnolo, il finlandese e lo svizzero. Nel frattempo, Aegerter, che nelle prime fasi di gara era in bagarre per le posizioni di testa, scivola indietro. Gara al contrario è per Redding, che recupera fino ad arrivare al suo rivale diretto Espargaró, quinto.
Ormai a metà gara il gruppo di tanti piloti che a inizio gara combatteva, si sfalda formando due gruppi distinti, il primo composto da Terol, Kallio e Luthi ed il secondo da Nakagami, Redding ed Espargaró. Questi ultimi due accendono un duello, perdendo terreno nei confronti del giapponese e degli altri piloti, ma Redding sarà poi costretto a cedere per via delle sue evidenti difficoltà su questo tracciato.
Quando ormai mancano nove giri alla fine, Luthi torna in testa, complice anche la difficoltà di Terol di tenere la moto a causa dell’eccessivo consumo di gomme. Ma Mika Kallio non ci sta e va a prendere sia Terol che Luthi, portandosi in testa alla gara a ormai pochi chilometri dalla fine.
Il primo a passare sotto la bandiera a scacchi è dunque Mika Kallio, che torna alla vittoria dopo cinque anni. Dietro di lui Nakagami, che recupera alla fine conquistando il secondo gradino del podio e relegando Luthi al terzo posto. Subito sotto al podio troviamo Pol Espargaró, che con la quarta posizione recupera qualche punto su Redding, solo ottavo. Rabat, terzo pilota in lizza per il titolo, ottiene la settima posizione, recuperando anche lui un punto sul leader del mondiale. Il primo degli italiani è Simone Corsi, nono al traguardo, mentre De Angelis cade a sei giri dalla fine. L’altro italiano, Mattia Pasini, chiude quattordicesimo.
I TEMPI DEI PRIMI DIECI
01. Mika Kallio – Marc VDS Racing Team –20 giri in 41’11.785
02. Takaaki Nakagami – Italtrans Racing Team + 0.590
03. Thomas Luthi – Interwetten Paddock Moto2 Racing + 0.799
04. Pol Espargaro – Tuenti HP 40 + 0.965
05. Johann Zarco – CAME Iodaracing Project + 1.100
06. Nico Terol – MAPFRE Aspar Team Moto2 + 1.539
07. Tito Rabat – Tuenti HP 40 + 2.496
08. Scott Redding – Marc VDS Racing Team + 4.490
09. Simone Corsi – NGM Mobile Racing + 5.777
10. Jordi Torres – MAPFRE Aspar Team Moto2 + 5.79
LA CLASSIFICA DOPO 11 GARE
1. S. Redding 167
2. P. Espargaró 146
3. E. Rabat 122
4. M. Kallio 115
5. D. Aegerter 97
6. J. Zarco 86
7. T. Nakagami 85
8. N. Terol 72
9. J. Torres 70
10. S. Corsi 67