Si comincia a fare sul serio sul circuito di Silverstone, con l'inizio della Superpole che stabilirà le posizioni di partenza in griglia. Il weekend si è aperto nel ricordo di Andrea Antonelli, il venticinquenne pilota Supersport che durante il GP di Mosca ha perso la vita durante una gara con discutibili condizioni atmosferiche. Qualche minuto di silenzio, uno striscione per ricordarlo, e tantissima gente sulla pista per omaggiare questo ragazzo che ha concluso troppo presto la sua avventura.

 

Torniamo in pista. Scrosci di pioggia, problemi tecnici e cadute caratterizzano queste qualifiche, con Eugene Laverty che riesce ad agguantare la pole position, davanti a Carlos Checa e a Jonathan Rea. Quinta posizione per Tom Sykes, mentre sia Giugliano che Melandri finiscono presto le loro qualifiche, il primo per una caduta, il secondo per problemi meccanici: scatteranno rispettivamente dalla nona e dalla quindicesima casella.

 

Problemi meccanici fin dalla SP1 per Marco Melandri, che, dopo la caduta senza conseguenze durante le ultime libere, si vede costretto all'inizio del turno, dopo aver compiuto appena un giro e mezzo, a parcheggiare la sua BMW a bordo pista: qualifiche già finite per lui, con la conseguente quindicesima casella in griglia di partenza. Primo turno di qualifiche che vede eliminati quasi tutti gli italiani: assieme allo sfortunato Melandri escono Fabrizio e Badovini, rimane solo Giugliano. Il pilota Aprilia però a mezzo minuto dalla fine del secondo turno scivola, con la moto che nella carambola colpisce la sua gamba sinistra: si rialza zoppicando vistosamente, viene portato fuori in barella e successivamente in ambulanza al centro medico. Per lui si parla di trauma distorsivo alla caviglia sinistra, cosa che non gli impedirà di essere in griglia di partenza per disputare le gare: scatterà dalla nona posizione.

 

La SP3 è molto combattuta fino a poco più di quattro minuti dalla fine, quando viene esposta la bandiera rossa per uno scroscio di pioggia che ha fatto la sua comparsa sul circuito, con il turno che quindi viene bloccato. Tom Sykes è in prima posizione, con quattro decimi di vantaggio su Loris Baz secondo, e sette decimi su Leon Camier terzo, ma tutto questo non vale più: si riparte per un nuovo ultimo turno di venti minuti, ed è tutto da rifare per i piloti. Ma sembra che ci sia ancora qualche problema con qualche goccia di pioggia che cade sulla pista complicando il lavoro dei piloti in lotta per la pole position: dopo sette minuti Sykes e Guintoli non hanno un tempo valido cronometrato, e assieme a tutti gli altri tornano al box ad aspettare che il tempo migliori. A due minuti e mezzo dalla fine i piloti (tranne Guintoli) tornano in pista per capire le condizioni effettive della pista, e quindi cercare di migliorare. È una sequenza di caschi rossi, ma alla fine la pole position è di Eugene Laverty, che riesce ad approfittare dei continui miglioramenti della pista. Accanto a lui scatteranno Carlos Checa, che all'ultimo riesce a portare la sua Ducati fino alla seconda posizione, e Jonathan Rea, in vantaggio sul rivale dell'Aprilia fino all'ultimo settore, perdendo poi tre decimi nel quarto, e ottenendo così la terza posizione. Apre la seconda fila Loris Baz, in pole position fino a un minuto dalla fine e poi sopravanzato dai rivali, che scatterà davanti a Tom Sykes, davanti a tutti prima dell'arrivo della pioggia, e che invece si deve “accontentare” della quinta posizione. Sesto posto per Leon Camier, davanti a Sylvain Guintoli e Davide Giugliano, senza tempo cronometrato in quest'ultimo turno di qualifiche. Chiude la top ten la Suzuki di Jules Cluzel.

 

Ecco le prime dieci posizioni in griglia:

1. Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – 2:04.730

2. Carlos Checa – Team Ducati Alstare – 2:04.949

3. Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike – 2:05.078

4. Loris Baz – Kawasaki Racing Team – 2:05.105

5. Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – 2:05.949

6. Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK – 2:06.369

7. Leon Camier – Fixi Crescent Suzuki – 2:06.775

8. Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – 2:04.358

9. Davide Giugliano – Althea Racing – 2:05.003

10. Jules Cluzel – Fixi Crescent Suzuki – 2:05.011