Si è sperato fino all'ultimo, ma purtroppo è arrivata la peggiore delle notizie: Andrea Antonelli, motociclista italiano nella categoria Supersport, ha perso la vita sul circuito di Mosca. Si era appena concluso il primo giro di gara sulla pista russa e le condizioni climatiche non erano le migliori a causa della tanta acqua presente sulla pista, e la visibilità ridotta quindi al minimo: è così che il giovane pilota ha tamponato Massimo Roccoli, costretto a rallentare proprio davanti a lui a causa di un problema tecnico alla sua moto. Antonelli è caduto a terra, ed è stato poi investito da un incolpevole Lorenzo Zanetti, che per colpa della scarsa visibilità non è riuscito a vederlo in tempo e ad evitarlo, con conseguenze fatali, visto che la moto dell'italiano è andata a colpire il collo dello sfortunato pilota a terra. Bandiera rossa immediatamente esposta per interrompere la gara e permettere ai soccorsi di valutare le condizioni del giovane italiano, che fin dal primo momento sono apparse molto critiche: in stato di incoscienza, è stato subito portato in ambulanza e intubato. Gli è stata poi riscontrata una frattura alla base del cranio, e si pensava di portarlo in ospedale in elicottero, ma le condizioni climatiche sconsigliavano il viaggio. Il pilota quindi è rimasto al centro medico del circuito, sottoposto a quarantacinque minuti di rianimazione che purtroppo non hanno avuto successo: alle 14.10 ora locale è stato dichiarato ufficialmente il decesso.
Ecco quanto riporta il comunicato emesso in seguito: "Durante la gara odierna del Campionato Mondiale FIM Supersport il pilota italiano Andrea Antonelli (Team Goeleven Kawasaki) ha subito un grave incidente, alle ore 13:32 locali, sul rettilineo compreso tra la curva 14 e la curva 15, riportando gravi conseguenze. La gara è stata interrotta ed il pilota è stato immediatamente trasportato in un'ambulanza nella quale lo staff medico è intervenuto per rianimarlo. Nonostante i tentativi compiuti, Andrea è deceduto alle ore 14:10. FIM, Dorna e YMS Promotion hanno deciso di cancellare tutte le altre attività previste per il prosieguo della giornata. Il mondo del motociclismo desidera porgere le più sentite condoglianze alla famiglia di Andrea, agli amici, alla squadra e alla Federazione Motociclistica Italiana per la sua tragica scomparsa".
Nato il 17 gennaio 1988 a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia, Andrea Antonelli comincia la sua carriera motociclistica con le minimoto. Nel 2002 il primo grande passo in avanti: partecipa alla Coppa Italia assieme al team Skizzato e a bordo di una Aprilia 125, con cui qualche mese dopo otterrà la sua prima vittoria a Magione, diventando il secondo pilota vincente più giovane della storia (meglio di lui solo Marco Melandri). Nel 2003 passa al team Leardini, e con una Honda 125 GP partecipa al campionato italiano ed europero di categoria. Ma è nel 2005 che cominciano ad arrivare i primi grandi risultati: dopo una prova a Monza su richiesta della Kawasaki, passa nel team Lighspeed di Reggio Emilia che gli permettere di correre l'Europeo under 20 Superstock 600: otterrà due terzi posti ad Assen e Imola, e concluderà con il sesto posto in classifica iridata. L'anno successivo va a podio in Olanda, Francia e Inghilterra, concludendo al quinto posto, mentre nel 2007 diventa vicecampione europeo della categoria Superstock 600, con una vittoria ad Assen e quattro secondi posti. Il 2008 è l'anno del passaggio al Mondiale Superstock 1000FIM con la Honda del team Althea AX52, partecipando anche a due gare del Mondiale Supersport in Qatar e in Australia, mentre nel 2009 corre con il team Trasimeno Yamaha Italia, per poi tornare nel 2010 alla Honda con il team Lorini, con cui parteciperà alla Superstock 1000 FIM Cup chiudendo terzo in classifica; il 2011 invece si concluderà con il sesto posto. Nel 2012 arriva nel Mondiale Supersport, ottenendo un nono posto finale in classifica. A novembre viene contattato dal team Go Eleven che gli offre una Kawasaki ZX-6R per competere ancora in Supersport: all'esordio a Phillip Island termina la gara al settimo posto. Aveva poi ottenuto un quarto posto ad Aragón (il suo miglior risultato nel 2013), un nono posto ad Assen, un ritiro a Monza, l'ottava piazza a Donington, e il settimo posto sia a Portimao che a Imola. A Mosca partiva dalla quarta posizione, il migliore tra gli italiani.