In molti lo hanno definito pazzo, incosciente. Altri eroico, stoico. Stiamo parlando del campione del mondo in carica Jorge Lorenzo, un ragazzo che, a detta sua, ha fatto “solo il suo lavoro”. Il maiorchino della Yamaha, 35 ore dopo l’operazione alla clavicola sinistra, era di nuovo in pista, a correre il Gp di Assen.
Giovedì, durante le FP2, il maiorchino ha avuto un incidente, dal quale ha riportato una frattura scomposta alla clavicola sinistra. Subito è stato portato a Barcellona per essere operato, cosa che è avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì. Ma le prime voci sono incominciate ad alimentarsi con la notizia di un ritorno ad Assen del pilota, il venerdì stesso.
Questa mattina lo spagnolo è stato dichiarato idoneo per il warm up, nel quale ha segnato l’ottavo tempo, a sette decimi dal compagno di team, Valentino Rossi. Successivamente è stato dichiarato idoneo anche per la gara. Sicuramente la domanda che si sono posti tutti è stata: ma ce la farà a sopportare 26 giri? Le aspettative non erano alte, almeno così è sembrato dalle dichiarazioni del pilota prima della gara. Sosteneva, infatti, di ritenersi soddisfatto se avesse concluso la gara o se avesse agguantato qualche punto.
Allo spegnersi del semaforo rosso, però, ha stupito la grinta e la tenacia con cui lo spagnolo, in metà giro, è stato in grado di risalire dalla 12° posizione alla 6°. Lorenzo aveva dei dubbi soprattutto per quanto riguarda la fase di sorpasso, sostenendo di avere poca potenza nel braccio sinistro per governare la moto. Tuttavia è riuscito a posizionarsi in 4° posizione fino a metà della gara, fino a raggiungere Marquez, in quel momento in 3° posizione. Progressivamente si è notato un calo di ritmo, che ha facilitato il ricongiungimento di Crutchlow, e un calo di forza del pilota, dato che la moto non ha seguito più linee dritte e tendeva a sbandare notevolmente. Nonostante ciò, Lorenzo è riuscito a chiudere in 5° posizione.
Intervistato alla fine della gara, distrutto, dolorante ma contento per il risultato raggiunto, il grande protagonista di oggi ha affermato di non sentirsi un ‘eroe’ come tutti lo definiscono, ma solo una persona che fa ciò per cui lo pagano: "E' stato molto duro finire la gara, ma con una grande forza di volontà sono riuscito a farcela. Gli eroi però sono quelli che faticano ad arrivare alla fine del mese, per mettere in tavola da mangiare. Io ho una vita molto bella e mi pagano per fare queste cose. Ho fatto il mio lavoro e sono molto fortunato. Ho perso solo 2 punti da Pedrosa, meglio di così non poteva andare".
Il suo atto di coraggio non è passato inosservato tra gli altri piloti. “Dopo questa gara penso che Lorenzo sia più forte di Pedrosa, perché è stata una sorpresa quello che ha fatto”, ha affermato Marc Marquez, solo una delle voci che hanno elogiato il maiorchino oggi.In ottica mondiale Pedrosa si definisce “contento di aver finito davanti a Lorenzo ma lui ha fatto una gara strepitosa, tanto di cappello”. Infatti il pilota Honda è riuscito a strappare solo due punti ad un avversario che sembra essere tutto tranne che facile da battere. Il prossimo Gp è tra due settimane, al Sachsenring, dove forse ci sarà qualche interrogativo sulla salute di Lorenzo, o forse no.
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