Prova di forza e dimostrazione di maturità, lucidità e talento. Questa è stata la gara di Jorge Lorenzo, dominatore assoluto dal primo all’ultimo giro. Ha trionfato sul circuito di casa, davanti al suo pubblico, replicando la splendida gara di due settimane fa al Mugello. Campione dentro e fuori la pista, Lorenzo festeggia sul podio con una sua fan e disegnatrice del suo casco celebrativo, Anna Vives, affetta da sindrome di down. Il gesto ha commosso tutti, guadagnandosi la stima di molti, non solo come pilota.
Un po’ oscurato dalla gara fenomenale di Lorenzo e dall’amore che ha trasmesso al pubblico è stato Dani Pedrosa. Anche se non meno combattivo e aggressivo, il pilota catalano si è dovuto accontentare del secondo posto, dopo una gara difficile, fatta di problemi con la sua moto. Deluso, sì, si aspettava una vittoria, ma ai fini della classifica si ritiene abbastanza soddisfatto. Per Marc Márquez, invece, è stata una gara positiva, d’apprendimento. Ha imparato a guidare su questo tracciato difficile e, dopo un weekend in salita, ha condotto una bellissima gara.
JORGE LORENZO
“È stata una gara molto dura, difficile fisicamente, ma vincere in casa è incredibile, è una sensazione impressionante. Vincere in casa è sempre speciale, ma vincere una gara che non ti aspettavi di vincere lo è ancora di più.
Ieri avevo avuto un po’ di problemi ad avere un ritmo costante. Così ho provato a fare un cambio radicale per vedere cosa succedeva. Durante il giro di riscaldamento la pista era molto scivolosa, la ruota davanti era un incubo in staccata, ma le condizioni erano uguali per tutti i piloti. In gara ho avuto una partenza migliore di quanto mi aspettassi. Dani non mollava mai, ma io ho dato il massimo ad ogni giro e, quando mancavano cinque giri, sono potuto andare un po’ più veloce, come al Mugello. Ormai conosco bene la M1, ci corro da anni, so trarre il massimo da questa moto. Sono il pilota che ha il ritmo più costante in tutte le gare e questo a volte in gara fa la differenza.
Penso che si può sempre dare di più nella vita, devi chiederti se si può ancora migliorare e come farlo. In questo momento ho la fortuna di avere il mio papà accanto a me che mi dà tanti consigli, mi aiuta tecnicamente, mentalmente e fisicamente”.
DANI PEDROSA
“Oggi ho avuto un bel problema con le gomme. È stata una gara difficile dall’inizio, anche se ero tranquillo quando sono partito. Nei primi giri aspettavo che si consumasse un po’ di benzina. Poi mi sono detto “ok, ci provo ad andare un po’ più forte”. Ci ho provato, ma mi si chiudeva sempre il davanti. Allora pensavo che fosse perché c’era ancora troppa benzina. Però è andata così per tutta la gara. Io provavo a spingere, ma mi si chiudeva il davanti in curva. Non sono stato mai vicino a Jorge, mai in scia per poterlo sorpassare alla fine del rettilineo. Inoltre Jorge mi staccava molto nelle ultime due curve, andava forse un paio di decimi più forte. Poi ho fatto qualche errore io, anche se dopo l’ha fatto Márquez. Ho provato a tenerlo, ma non potevo rischiare una scivolata quando Jorge era primo. Peccato, speriamo di migliorare nei test. Mi aspettavo di vincere, ma alla fine in classifica va bene il secondo posto. In questo momento per la lotta in campionato e per come sono le gare devo guardarmi da tutti e due. Lorenzo è più vicino a livello di punti, ma entrambi fanno le stesse gare, quindi devo stare attento a tutti e due”.
MARC MÁRQUEZ
“È stata una gara migliore di quello che mi aspettavo nel warm up e nelle prove libere, dove ero sempre lontano da Lorenzo e Pedrosa. Prima della gara ero molto nervoso, perché sapevo che sarebbe stata una gara dura. Il piano era fare una buona partenza e andare avanti. La strategia di Jorge e Dani è quella di partire molto forte all’inizio. Allora mi sono detto che dovevo fare una bella partenza ed attaccare all’inizio. Ho pensato “se non rischio adesso faccio tutta la gara dietro”. Ho preso qualche rischio, sono andato un po’ al limite a volte, ma siamo riusciti ad arrivare fino alla fine. Quando mancavano due giri ci ho provato. Ma in quel giro Pedrosa ha staccato forte. Ho visto che era molto interno, perciò ho provato a frenare la moto, altrimenti andavamo fuori entrambi. Peccato per l’errore alla fine, ma va bene così. Questo weekend le gomme erano un problema. Jorge aveva un po’ più di grip, ma Dani aveva più o meno lo stesso mio problema. Su questo circuito ho faticato con il grip e ad andare da solo. Aprivo troppo gas e scivolavo troppo. Dietro di Dani ho visto come si guida la Honda. In precedenza avevo visto la telemetria, ma da lì puoi capire fino a un certo punto. Ora, guardando Dani, ho capito come si guida su questo tracciato”.