7’ e 60’ Morata (JUV), 73’ Dybala (JUV), 81’ Dvali (Autogol), 90’ Boli (FER)

Poker Juve a Budapest: Morata e Dybala piegano il Ferencvaros (1-4)

Nella terza giornata del gruppo G la Juventus domina e vince, sfruttando anche gli errori difensivi del Ferencvaros, con la doppietta di Morata, la rete di Dybala e l'autogol di Dvali.

Poker Juve a Budapest: Morata e Dybala piegano il Ferencvaros (1-4)
L'esultanza dopo il gol di Morata. | Foto: Twitter @juventusfcen
giorgiofreschi
Di Giorgio Freschi

Dopo la brutta sconfitta in casa contro il Barcellona la Juventus ritrova il sorriso e i tre punti in Champions vincendo 1-4 contro il piccolo Ferencvaros. I bianconeri si avvicinano al passaggio del turno trascinati dalla seconda doppietta stagionale in Europa di Alvaro Morata (6 gol in stagione per lo spagnolo), dal gol di Dybala e dall'autorete di Dvali propiziata di nuovo da una giocata della Joya: nel finale è inutile il gol di Boli che però nega alla Juve di tenere la rete inviolata (solo due in questo avvio di stagione, contro Samp e Dinamo Kiev). I bianconeri salgono così a 6 punti in classifica, a -3 dal Barça primo e vittorioso contro la Dinamo ma a + 5 sulla coppia di coda formata dagli ucraini e dal Ferencvaros.

LE FROMAZIONI


Solo due cambi di formazione rispetto alla sfida alla Dinamo Kiev nell’undici titolare scelto da Rebrov per il Ferencvaros: in difesa ci sono Dvali e Botka al posto di Kovacevic e Heister che partono dalla panchina. Per il resto scelte confermate con il 4-3-3 che vede il tridente composto da Zubkov, Isael e Nguen. Nella Juve Pirlo lascia fuori alcuni nomi importanti: in difesa torna dal 1’ Chiellini, in mezzo al campo out Bentancur per lasciare spazio a Ramsey con Rabiot e Arthur mentre davanti l’assente è Dybala ma ci sono Ronaldo, Morata e Chiesa.

LA PARTITA


La Juventus dei primi minuti di partita rispecchia in pieno le idee di Andrea Pirlo: squadra alta che attacca l’avversario per strappare il possesso e andare velocemente in porta. I bianconeri fanno così e mettono in difficoltà il Ferencvaros che fatica ad uscire dalla propria metà campo e praticamente al primo affondo della Vecchia Signora subisce il gol dello svantaggio: Bonucci verticalizza per Cuadrado, scattato sulla linea del fuorigioco, che mette in mezzo un cross basso e teso sul quale Ronaldo non ci arriva col tacco sul primo palo ma sul secondo ci pensa Morata con il tap-in vincente per lo 0-1. L’immediato vantaggio sembra mettere la Juve nelle condizioni migliori per gestire la partita ma improvvisamente i bianconeri smettono di attaccare i bulgari del Ferencvaros che con il passare dei minuti prendono coraggio e, dopo una serie di tiri deboli e terminati ampiamente a lato, riescono a portare un pericolo più o meno importante dalle parti di Szczesny: al 26’ scende a destra Lovrencic, tra i più in palla dei suoi, che serve un pallone arretrato e basso a Zubkov che controlla ed entra in area da dove calcia quasi di punta ma non riesce ad inquadrare la porta. In realtà questo è l’unico e vero pericolo corso dalla squadra di Pirlo in 45’, al termine dei quali deve anche rammaricarsi per non aver affondato il colpo a dieci minuti dalla fine del primo tempo con una clamorosa occasione avuta dal tandem offensivo Morata-CR7: l’azione è la stessa vista anche contro lo Spezia ma a parti invertite, con lo spagnolo che serve Ronaldo, apparentemente posizionato meglio, il quale prova a calciare a botta sicura e a porta vuota ma un intervento miracoloso di Blazic nega il raddoppio al portoghese.

Nella ripresa il Ferencvaros è come se non fosse mai sceso in campo per provare a recuperare il risultato ma soltanto per aiutare la Juventus nel chiudere una pratica che con il passare dei minuti sarebbe diventata scomoda da archiviare. I bianconeri, rientrati in campo con Bentancur al posto di Arthur (problemi intestinali durante l’intervallo) e obbligati al 53’ a sostituire Ramsey con McKennie per un problema fisico, sfiorano il gol del raddoppio al 53’ con Ronaldo che viene messo davanti alla porta da un disimpegno sbagliato degli ungheresi ma il suo destro ad incrociare non trova la porta. Bastano però solo tre minuti alla Juve per trovare la via del gol, di nuovo con Morata: McKennie è bravo a lasciar sfilare con un velo il pallone per l’ex attaccante dell’Atlético che col destro la piazza a giro dove Dibusz non può mai arrivarci. Dopo la doppietta alla centesima in maglia bianconera per Morata, i padroni di casa si disuniscono e mettono in mostra il peggio del proprio repertorio fatto di uscite sbagliate e pasticci difensivi che al 73’ regalano a Dybala la gioia del gol e dello 0-3: la Joya sfrutta il controllo sbagliato del portiere sul retropassaggio sbilenco di Blazic e a porta vuota cala il tris. Il 10 bianconero ci mette lo zampino di nuovo all’81’ anche sull’altro svarione della retroguardia di Rebrov: di nuovo male Dibusz, Dybala cerca la porta e nel tentativo di salvare i suoi dal poker Dvali la insacca nella propria rete. Lo 0-4 fa rilassare la Juve e, di conseguenza, anche crollare l’attenzione che porta i bianconeri a subire il gol del definitivo 1-4 al 90’: l’azione che porta al gol della bandiera del Ferencvaros è piuttosto casuale, con un flipper in area di rigore che smarca il subentrato Boli che prima calcia addosso a Szczesny e poi ribadisce in rete il pallone che vale la gioia personale. A Budapest finisce 1-4, con la Juve che si avvicina al passaggio del turno.

IL TABELLINO


Ferencvaros 4-3-3 | Dibusz; Lovrencsics, Blazic, Dvali, Botka (dal 69’ Heister); Somalia, Kharatin, Siger; Zubkov (dal 80’ Uzuni), Isael (dal 74’ Boli), Nguen (dal 74’ Mak). All. Rebrov

Juventus 4-4-2 | Szczesny; Cuadrado (dal 77’ Frabotta), Bonucci, Chiellini, Danilo; Ramsey (dal 53’ McKennie), Arthur (dal 46’ Bentancur), Rabiot, Chiesa (dal 77’ Bernardeschi); Morata (dal 68’ Dybala), Ronaldo. All. Pirlo

Arbitro Orel Grinfeld (ISR). Ammonito Botka (19’).

Match valido per la 3^ giornata dei gironi di Champions League. Si gioca alla Puskas Arena di Budapest.