Lucien Favre opta per un 4-1-4-1 con Burki tra i pali difeso da Wolf, Akanji, Weigl e Diallo. Davanti alla difesa si posiziona Witsel, il quale opera alle spalle di Gotze e Reus con Sancho e Guerreiro più larghi. In attacco c’è unica punta Paco Alcacer. Mauricio Pochettino risponde con un 5-3-2 che vede Lloris estremo difensore protetto da Aurier, Alderweireld, Sanchez, Vertonghen e Davies. Sulla mediana trovano spazio Winks, Eriksen e Sissoko. Davanti il tandem è composto da Kane e Son.

 

Nella prima parte di gara i ritmi sono prevalentemente bassi, il Borussia Dortmund attacca come da previsione, ma non lo fa con troppa frenesia. Al quarto d’ora arriva il primo squillo dei padroni di casa con Reus che era pronto a calciare da due passi, ma Vertonghen compie un salvataggio eccezionale per evitare il gol. Il capitano giallonero ci riprova anche al 21’ riuscendo a concludere verso la porta, ma Lloris in due tempi riesce a disinnescare il tentativo divenuto complicato a causa di una deviazione di Sanchez. Il Tottenham è costretto alla fase difensiva non riuscendo ad imbastire un’azione d’attacco: la prima arriva al 31’ con Son che da solo davanti a Burki calcia sul fondo. Il Borussia Dortmund torna all’attacco e nel giro di due minuti Lloris si deve superare prima su Weigl e poi su Gotze. I tedeschi continuano ad essere padroni del campo e prima dell’intervallo ci riprovano con Sancho e Paco Alcacer, ma l’estremo difensore francese è ancora impeccabile.

La ripresa comincia sulla falsa riga della prima frazione, il Borussia Dortmund si fa vedere immediatamente con Alcacer che gira verso la porta con la sfera che attraversa tutto lo specchio, ma nessuno interviene spingendola in rete. Al 49' passa in vantaggio sorprendentemente il TottenhamSissoko lancia dalle retrovie Kane che, tutto solo, ha tempo di prendere la mira ed infilare un incolpevole Burki. Successivamente al vantaggio inglese, l'undici giallonero perde inevitabilmente l'entusiasmo non riuscendo più a rendersi pericoloso come aveva fatto nel primo tempo, quando aveva impegnato tantissime volte Lloris senza mai, però, superarlo. L'ultimo quarto d'ora è lo specchio della gara, non succede praticamente nulla, i teutonici non spingono più alla ricerca della rete mentre gli Spurs si limitano ad un semplice possesso palla in attesa del triplice fischio che decreti la loro meritata qualificazione.