Una partita piena di colpi di scena, che tiene gli spettatori con il fiato sospeso fino all'ultimo: il Portogallo soffre terribilmente ma raggiunge gli ottavi di finale grazie all'1-1 con l'Iran. Quaresma inventa l'1-0, Ronaldo sbaglia un rigore e nel finale gli iraniani sfiorano l'impresa: luisitani qualificati come secondi nel gruppo B dietro alla Spagna, Queiroz eliminato ma con tanto onore.
Il Match
Carlos Queiroz opera un solo cambio rispetto alla formazione che ha disputato un'ottima prova con la Spagna, ossia l'inserimento dal primo minuto del giocatore più talentuoso a sua disposizione, Alireza Jahanbakhsh, al posto di Ansarifard; per il resto, tutto confermato, con la difesa a 4 classica, Ezatolahi nel mezzo e Azmoun come riferimento offensivo.
Tante variazioni invece per Fernando Santos dopo la prestazione non brillante con il Marocco: fuori Moutinho, Bernardo Silva e Guedes, dentro Adrien Silva, Quaresma e Andrè Silva; confermato Joao Mario a sinistra, mentre davanti, ovviamente, c'è Cristiano Ronaldo a guidare i suoi.
La prima occasione da goal la firma Cristiano Ronaldo dopo due minuti e mezzo: Joao Mario serve con una bella sponda volante CR7 che calcia appena dentro l'area, Beiranvand blocca in due tempi il destro centrale del capitano. Il centrocampista dell'Inter ha sui piedi la palla del vantaggio 5 minuti più tardi dopo un'incomprensione fra il portiere iraniano ed Ezatolahi, ma il numero 10 senza pressione spedisce altissimo. La partita la fa il Portogallo, con il giro palla e con la spinta soprattutto a destra di Quaresma, mentre l'Iran si chiude nei suoi ultimi 20 metri, facendo molta fatica a ripartire. Primo squillo iraniano al 22' con il calcio di punizione di Ramin Rezaeian che finisce alto non di molto, controllato nella traiettoria da Rui Patricio. La gara perde di intensità e di interesse, con i ritmi che si abbassano notevolmente tra i portoghesi che rallentano la manovra e gli asiatici che respirano; altro brivido per l'estremo difensore lusitano al 34' provocato dal colpo di testa di Saeid Ezatolahi, centrale e neutralizzato.
Nel finale di prima frazione la squadra di Queiroz prova ad approfittare delle difficoltà inaspettate degli uomini di Santos in fase di costruzione, senza però rendersi pericolosi. Il Portogallo è praticamente solo Cristiano Ronaldo, che quando può tenta la conclusione a rete perché i compagni di reparto faticano moltissimo a supportare il proprio leader. Quando sembra non esserci più nulla da vedere nel primo tempo, al 45' è Ricardo Quaresma ad inventare dal nulla il goal del vantaggio: partendo da destra, l'ala del Besiktas avanza e dal limite dell'area fa partire una traiettoria nata dalla sua classica Trivela che va ad insaccarsi dove Beiranvand non può arrivare.
La ripresa si apre con il calcio di rigore assegnato al Portogallo da Caceres con il supporto del VAR per un fallo di su Cristiano Ronaldo, il quale però dal dischetto si fa ipnotizzare da Beiranvand che indovina l'angolo e tiene a galla i suoi. Questa è la scintilla che stappa il match: da qui l'Iran trova la forza di reagire e ci prova con più convinzione, come al 57' quando è necessaria una spaccata di Pepe per anticipare Azmoun a due passi dalla porta. La gara si incattivisce e le squadre si scambiano colpi proibiti, con l'arbitro costretto ad estrarre qualche cartellino per sedare gli animi. Nell'ultimo terzo di partita i due CT operano diversi cambi e Queiroz si affida tra gli altri a Saman Ghoddos che va vicino al pareggio con un destro secco dal limite a lato non di molto al minuto 70.
Il Portogallo sbanda clamorosamente e l'Iran ci crede, puntando sul nervosismo lusitano e sulle certezze di Ronaldo - graziato dal direttore di gara che gli evita un rosso - e compagni che scricchiolano in maniera decisa ed infiammano il finale ad altissimo tasso di suspense. Al 92', ennesimo colpo di scena: grazie al VAR Caceres vede il tocco di mano di Soares in area e decide per il rigore per l'Iran, trasformato da Karim Ansarifard per l'1-1. La partita non finisce mai e Taremi si divora il goal del passaggio del turno solo davanti a Rui Patricio al 95', per la disperazione di Quieroz che deve abbandonare ogni sogno di gloria al triplice fischio.