La seconda giornata del gruppo D si completa nel pomeriggio odierno alla Volgograd Arena. Alle ore 17 - direzione affidata al neozelandese Conger - si sfidano Nigeria e Islanda. Occasione ghiotta, la debacle dell'Argentina - un punto in due partite e una differenza reti particolarmente negativa - spalanca le porte degli ottavi alle due selezioni. L'Islanda, a un terzo del cammino, ha un leggero margine sulla nazionale africana, in virtù del pari conseguito in apertura con l'Albiceleste. A quota 0, la Nigeria - fermata 2-0 dalla Croazia - deve ottenere l'intera posta, per sfruttare poi lo stato di confusione di un'Argentina a un passo dal baratro.
Mancano individualità di spicco, le due rappresentative fondano sogni e speranze su differenti principi. La Nigeria pone sul piatto corsa e impatto fisico, l'Islanda replica con organizzazione e spirito di gruppo. Un confronto aperto a più soluzioni, fondamentale, come detto, nell'economia del raggruppamento. Rohr opta per il 4-2-3-1, con Ighalo da riferimento offensivo. Moses e Iwobi garantiscono cambio di passo al largo, mentre nella zona centrale si muove Obi Mikel. I suoi strappi possono pilotare l'undici nella metà campo d'attacco. In mediana, cerniera composta Etebo e Ndidi, Balogun e Ekong blindano la porta di Uzoho. I laterali bassi sono Shehu e Idowu.
Rohr: "Non c'è bisogno di aggiungere altra pressione a quella che già abbiamo ora, è bene ricordare che nove degli undici giocatori presenti nella formazione iniziale contro la Croazia stavano giocando la loro prima partita in una Coppa del Mondo e naturalmente l'emozione ha avuto un ruolo decisivo nel modo di giocare. Ecco perché dobbiamo essere più attenti a non perdere la concentrazione nelle fasi delicate del match. Credo che con il duro lavoro, contro l'Islanda, possiamo ottenere un buon risultato".
L'Islanda si presenta a Volgograd con il canonico 4-4-1-1. Sigurdsson si muove alle spalle di Finnbogason, le corsie sono presidiate da Gislason e Bjarnason. Nel mezzo, Halfredsson e Gunnarsson. Possibile anche una virata verso il 4-2-3-1, con l'allargamento di Sigurdsson e l'avanzamento a ridosso dell'11 di Bjarnason. Dietro, Arnason e Sigurdsson ad oscurare Halldorsson. Saevarsson e Magnusson completano la formazione iniziale.
Hallgrimsson: "La qualità principale dei miei giocatori è che assecondano le nostre richieste, c'è unità e questo fa sì che otteniamo risultati migliori di quello che ci si potrebbe aspettare sommando le qualità individuali. Nessuno cerca di prendersi la scena: se andate ad ascoltare le loro interviste, solitamente evidenziano il lavoro dei compagni".
Le probabili formazioni