Il periodo di studio è finito, ora si è (quasi) obbligati a fare sul serio e raccogliere quanto di buono si è seminato in questi ultimi anni. La selezione belga gioca un gran bel calcio, ha dominato il proprio girone di qualificazione conquistando in scioltezza il pass per la rassegna continentale che avrà inizio il 14 giugno in Russia. Il Belgio ci arriverà con il vento in poppa, dunque, e l'obiettivo è quello di fare meglio della Nazionale che nel 1986 in Messico arrivò fino al quarto posto. Ciò significa che sarà ben accetto un piazzamento sul podio, per una squadra che al nastro di partenza parte leggermente dietro le 4/5 favorite, le solite note, Germania, Brasile, Spagna, Argentina, Francia.
IL PERCORSO - Il cammino del Belgio nel girone di qualificazione al Mondiale in Russia è stato agevole: 9 vittorie e 1 solo pareggio con 43 gol fatti e appena 6 subiti, distanziando la Grecia seconda classificata di 9 punti. L'unico 'passo falso' si è avuto proprio contro gli ellenici, a Bruxelles, con la Grecia che tenacemente riuscì a strappare il pari (1-1) contro i più quotati avversari. 11 i gol siglati dal bomber Romelu Lukaku, per lui la palma di miglior realizzatore belga nel percorso delle qualificazioni. Buon lavoro svolto dal commissario tecnico Roberto Martinez, che ha subito plasmato il gruppo a sua immagine e somiglianza, ridato un'anima ad un gruppo fortemente deluso dopo gli Europei del 2016.
LA ROSA - La qualità e la quantità a questa Nazionale non mancano, anzi ve n'è sono in abbondanza. Sono tanti i nomi di rilievo a cominciare da Eden Hazard e Kevin De Bruyne, i cardini della rosa belga, che militano rispettivamente nel Chelsea e nel Manchester City, in Premier League. Ad Hazard, soprattutto, Martinez usualmente concede molta libertà sul campo, ed è impiegato sia come esterno d'attacco che come prima punta. Prima punta pura, invece è Romelu Lukaku, molto prolifico, ha fatto le fortune del Manchester United quest'anno, ed è atteso da un torneo per lui fondamentale, poichè potrebbe trattarsi della sua definitiva consacrazione. Un'arma in più, a gara in corso, sarà di sicuro Dries Mertens, jolly che come Hazard può ricoprire più ruoli in attacco. Radja Nainggolan è stato ancora bocciato da Martinez, con il 'Ninja' che in pronta risposta ha deciso di chiudere definitivamente con la Nazionale. A centrocampo si è puntato tutto su Youri Tielemans, Axel Witsel e Marouane Fellaini. La difesa può contare sulle doti di Thomas Meunier del PSG e il duo del Tottenham formato da Jan Vertonghen e Toby Alderweireld. In porta, invece, ci sarà spazio per il gigante Thibaut Courtois. Squadra completa, in ogni reparto, con le armi più affilate nel reparto avanzato.
IL COMMISARIO TECNICO - Euro 2016 non è andato come tutti si aspettavano, il Belgio ha deluso e dunque si è deciso di cambiare rotta, affidando il timone dei Diavoli Rossi a Roberto Martinez. Il commissario tecnico iberico è arrivato alla guida del Belgio dopo appena tre esperienze da tecnico: ha guidato lo Swansea dal 2007 al 2009, il Wigan dal 2009 al 2013 e l'Everton dal 2013 al 2016. Nella sua bacheca ci sono un titolo della Football League One (la nostra Lega Pro) con lo Swansea nella stagione 2007/2008 e una Coppa d'Inghilterra con il Wigan nell'annata 2012/2013. Un allenatore quindi non con una forte esperienza, scelto probabilmente perchè profondo conoscitore del calcio inglese, dove vi milita quasi il 30-35% dei giocatori nel giro della nazionale giallo-rosso-nera.
RUSSIA 2018 - In sede di sorteggio, il Belgio ha sorriso perchè le avversarie che gli sono state riservate non sono proprio irresistibili. Oltre l'Inghilterra, selezione sempre temibile, ma discontinua, il gruppo G è completato da Panama e dalla Tunisia, squadre che dovrebbero fare solo una comparsata e nulla più poichè povere di talento per poter competere degnamente a questi livelli. Queste le tre partite del girone: il18 giugno l'esordio, allo Stadio Olimpico Fisht di Sochi, Belgio-Panama, poi il 23 giugno all'Otkrytie Arena di Mosca ci sarà la sfida Belgio-Tunisia ed infine cinque giorni dopo, la gara più impegnativa, contro l'Inghilterra, all'Arena Baltika di Kaliningrad.